Molotov contro il centro vaccinale, i no vax chiedono scusa: "Solo un gesto dimostrativo"

Brescia, dichiarazioni spontanee durante l'interrogatorio in carcere dei due operai arrestati

Brescia, bottiglia molotov contro il centro vaccinale

Brescia, bottiglia molotov contro il centro vaccinale

Brescia, 4 maggio 2021 – Una dichiarazione spontanea e poi il silenzio.   Paolo Pluda e Nicola Zanardelli, i due amici novax arrestati sabato scorso per avere lanciato due molotov contro il centro vaccinale di via Morelli a Brescia  - era l'alba del 3 aprile - hanno chiesto scusa dal carcere di Canton Mombello durante l'interrogatorio di garanzia. Il gip Alessandra Sabatucci che ha accolto la ricostruzione del pm Francesco Carlo Milanesi e dell'aggiunto Silvio Bonfigli, contesta un'accusa pesantissima: atto terroristico con ordigni micidiali o esplosivi e il porto illecito di armi da guerra.

Gli operai hanno tenuto a scusarsi per quello che a loro dire doveva essere "solo un gesto dimostrativo",  ma poi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.  I legali non hanno chiesto revoche o ammorbidimenti della misura cautelare, però si sono riservati di ricorrere al Riesame per ottenere una riqualificazione del reato di terrorismo, del quale stando alla difesa non sussisterebbero i presupposti.