Molotov contro centro vaccini a Brescia, i novax arrestati: "Non siamo terroristi"

Martedì l'interrogatorio di garanzia. L'avvocato: "Il loro voleva essere un gesto dimostrativo"

I rilievi degli specialisti dopo l'esplosione

I rilievi degli specialisti dopo l'esplosione

Brescia, 3 maggio 2021 - " Non siamo terroristi, sapevamo bene che i tendoni sono ignifughi quindi i danni sarebbero stati contenuti". Così dicono dal carcere Paolo Pluda e Nicola Zanardelli, i due cinquentenni novax di Brescia arrestati sabato scorso con l'accusa di atto terroristico con ordigni micidiali o esplosivi nei confronti del centro vaccinale di via Morelli a Brescia.

Era l'alba del 3 aprile, sono una delle due bottiglie incendiarie scagliate è andata a segno, squarciando la tenda dell'area mensa, ma i vaccini non sono stati intaccati. "Sono disperati" dice l'avvocato Daniele Tropea che assiste i due con la collega Maria Francesca Tropea e oggi li ha incontrati a Canton Mombello. "Il loro voleva essere un gesto dimostrativo, non avevano messo in conto un'accusa tanto pesante".

Stando al gip Alessandra Sabatucci che ha concesso le misure cautelari chieste dal pm Francesco Carlo Milanesi e dall'aggiunto Silvio Bonfigli, gli indagati hanno messo in atto "una condotta in grado di ostacolare la campagna vaccinale e arrecare un grave danno al Paese". Domani Pluda e Zanardelli incontreranno il giudice per l'interrogatorio di garanzia.