Milano, narcotizzate e violentate: altre 5 vittime del predatore sessuale Confalonieri

Dopo la condanna di ottobre svolta nelle indagini sull'ex immobiliarista. Obbligo di firma per la moglie: sarebbe stata presente in almeno due abusi

L’agente immobiliare Omar Confalonieri è già stato condannato a 6 anni e 4 mesi

L’agente immobiliare Omar Confalonieri è già stato condannato a 6 anni e 4 mesi

Milano, 9 luglio 2022 -  Sono verbali di più persone, che non si conoscono tra loro, ma la trama non cambia mai. I racconti sono drammaticamente concordanti, muta solo l’alimento o la bevanda che Omar Confalonieri avrebbe usato per far assumere inconsapevolmente alle sue vittime sostanze narcotizzanti: un arancino, una tisana, una birra al limone. Ieri, proprio nel giorno in cui il gup Massimo Baraldo lo ha definito "socialmente pericoloso" nelle motivazioni della condanna a 6 anni e 4 mesi di reclusione per la violenza sessuale del 2 ottobre 2021 che portò al suo arresto un mese dopo, i carabinieri della Compagnia di Corsico e del Nucleo investigativo di Milano hanno notificato al quarantottenne ex agente immobiliare, attualmente recluso a San Vittore, una nuova ordinanza di custodia cautelare che lo accusa di altri cinque casi identici: il più datato sarebbe andato in scena nella notte tra il 10 e l’11 luglio del 2012 in un appartamento in zona Rogoredo, mentre l’ultimo in ordine di tempo sarebbe avvenuto nell’autunno del 2015 a Settimo Milanese; in due di questi episodi sarebbe stata coinvolta anche la moglie Alessandra Rossa, che a sua volta risulta destinataria della misura dell’obbligo di presentazione bisettimanale alla polizia giudiziaria per i prossimi sei mesi.La seconda tranche di indagini dei militari, come emerge dal provvedimento di 50 pagine emesso dal gip Stefania Pepe su richiesta dell’aggiunto Maria Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, è scattata nel novembre scorso, con l’obiettivo di individuare altre potenziali "prede" di quello che era sembrato sin da subito un seriale. Gli uomini dell’Arma hanno scandagliato a fondo la rubrica telefonica di Confalonieri e il contenuto dei suoi dispositivi elettronici, arrivando a contattare più di 200 donne. Tra loro, 5, di cui una 17enne all’epoca dei fatti, hanno ricostruito gli abusi subìti con modalità molto simili al caso emerso otto mesi fa. E in un paio di occasioni le vittime hanno riferito della presenza della moglie di Confalonieri: in un caso, in particolare, la donna avrebbe passato al marito un flacone di gel lubrificante mentre la vittima si trovava già distesa sul loro letto matrimoniale, in stato confusionale.