
Vigili di quartiere
Milano, 14 giugno 2017 - Riorganizzazione dei vigili di quartiere, ecco il piano del Comune. L’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ieri ha inviato il documento di quattro pagine ai rappresentanti sindacali della Polizia locale: «Si tratta della proposta su cui giovedì (domani, ndr) ci confronteremo con i sindacalisti dei vigili urbani». Niente è ancora deciso, ma la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, dopo mesi di confronto con i nove Municipi, ha un’idea ormai precisa sul futuro dei vigili di quartiere. Uno dei punti-chiave della riorganizzazione riguarda le aree di intervento e l’organico. Giunta e Comando della Polizia locale non vogliono più impiegare due agenti per ognuno degli 82 micro-quartieri in cui è divisa la città. No, l’idea della Rozza è di utilizzare i 258 vigili di quartiere (il numero degli agenti, per ora, resterà invariato) nei 27 quartieri (tre per Municipio) più a rischio della città, da San Siro al Corvetto fino a via Padova e via Imbonati. In questo modo l’amministrazione potrà utilizzare tre vigili urbani (non solo due) nei quartieri indicati (due i turni: dalle 7 alle 13.45 e dalle 13.15 alle 20). Un modo per rinforzare il presidio del territorio dove serve e non disperdere forze dove c’è meno bisogno.
La Rozza lo ripete da mesi: la coperta dell’organico della Polizia locale è corta e in attesa di nuove assunzioni non resta che dislocare in maniera più efficace i ghisa. Non solo. La riorganizzazione dei vigili di quartiere contiene novità anche sui mezzi con cui gli agenti potranno spostarsi e sulla dotazione di ogni singolo ghisa. Nel documento si legge che i vigili di quartiere potranno spostarsi con auto, moto da tre ruote e biciclette (con caschetto di protezione). Il ghisa in bici è un tema delicato: il vigile di quartiere Nicolò Savarino è morto nel 2012 travolto da un Suv proprio mentre era in servizio su una bicicletta, senza neanche avere un’assicurazione che coprisse il rischio di essere in servizio su una due ruote. Nel documento sulla riorganizzazione del Corpo, non a caso, si legge: «Verrà attivata una apposita copertura assicurativa per l’utilizzo dei velocipedi da parte dei vigili di quartiere». Altra novità: a San Siro e Corvetto il territorio sarà presidiato da due stazioni mobili della Polizia locale. Quanto alla dotazione degli agenti, il piano prevede di dotare i ghisa non solo di radio portatile e telefono cellulare, ma anche di tablet e body cam, cioè piccole telecamere da montare sulle divise. I ghisa, però, chiedono che le telecamere vengano utilizzate solo come strumento di tutela e che le immagini non possano venire utilizzate per procedimenti disciplinari ai loro danni. L'obiettivo del Comune è ottenere il via libera dai sindacati entro giugno, far scattare la sperimentazione a luglio e far entrare la riorganizzazione a regime a settembre. Intanto arrivano le prime reazioni sindacali. Letterio De Domenico, delegato del Sulpm, sottolinea: «Il progetto per i vigili di quartiere non ci convince. Ci danno un sacco di responsabilità, ma bisogna vedere se effettivamente ci sarà la copertura assicurativa per l’utilizzo delle biciclette».