Cesano Maderno: Milano-Meda sì, Pedemontana no

Le alternative del Movimento 5 Stelle alla nuova autostrada

Cantieri in Milano-Meda (Vismara)

Cantieri in Milano-Meda (Vismara)

Monza, 25 novembre 2018 - Riqualificare subito la Milano-Meda, spendendo meno, facendo prima e rendendo inutile il cantiere, ad oggi incerto, di Pedemontana. È questa la strategia indicata dal Movimento 5 stelle nella serata dedicata al futuro della superstrada. «Abbiamo proposte concrete, ragionevoli e realizzabili, ma non ci interessa andare allo scontro con nessuno, vogliamo confrontarci con tutti» sottolinea Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, protagonista della serata accanto al suo collega consigliere regionale Massimo De Rosa, al capogruppo in Consiglio comunale a Cesano, Dario Pizzarelli e al senatore Gianmarco Corbetta. «Per prima cosa occorre sollecitare Regione Lombardia a esprimersi il prima possibile sui progetti di riqualificazione della Milano-Meda realizzati da Infrastrutture Lombarde.

Ci sono diverse soluzioni proposte e noi siamo per quella più economica, con un costo preventivato di circa 180 milioni di euro, che propone la terza corsia da Bovisio fino a Paderno Dugnano. I 70 milioni di euro che si risparmiano rispetto alla proposta di arrivare in terza corsia fino all’innesto con l’A4 dovrebbero essere investiti per potenziare il trasporto pubblico, in particolare con l’allungamento delle linee della Metropolitana di Milano fino a Monza e Paderno Dugnano e con la riqualificazione della tramvia di Limbiate: con una rete di trasporto pubblico efficiente, il traffico veicolare sulla Milano-Meda si ridurrebbe sensibilmente».

La realizzazione di questo progetto renderebbe di fatto inutile la tratta B2 di Pedemontana che però, come hanno sottolineato i relatori: «Ad oggi è ancora in alto mare per la mancanza di finanziatori, di fronte a costi spropositati da cui diventa difficile rientrare». Per i 5 stelle bisogna fermarsi in tempo per evitare quanto accaduto con Brebemi e Tem, opere faraoniche oggi sottoutilizzate. Tra le proposte più originali, quella di una corsia dedicata al Bus Rapid Transit, un sistema di metropolitana su gomma, sperimentato in Brasile e in Usa. «Abbiamo presentato un’alternativa perché non vogliamo passare i prossimi 20 anni a lamentarci degli errori del passato» ha detto Pizzarelli.