Meteo e caldo anomalo: spuntano gemme e fioriscono le primule. Ecco perché

A Nord non piove da due mesi: coltivazioni a rischio e preoccupa l'ipotesi di un brusco abbassamento della temperatura

Caldo anomalo in rapporto alla stagione, pioggia scomparsa da 2 mesi ,  e non prevista neppure questa settimana, è la natura va in tilt. Così fioriscono prati e alberi quasi fosse primavera e  laghi e fiumi sono in secca  e il vento caldo alimenta il rischio incendi.

E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di un meteo pazzo dopo un 2021 bollente che si è classificato al decimo posto dei più caldo dal 1800 facendo segnare una temperatura superiore di ben 0,71 gradi rispetto alla media storica, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr nell’anno solare.

"Siamo di fronte in Italia - spiega Coldiretti - alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense, siccità e alluvioni ed il rapido passaggio dal freddo al caldo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne

 

Da nord a sud –  spiega  Coldiretti –sbocciano le gemme sugli alberi e fioriscono le primule nei prati come i mandorli e le mimose mentre nella pianura padana le coltivazioni seminate in autunno come orzo, frumento e loietto iniziano ora la fase di accrescimento che rischia di essere compromessa dalla siccità. Ma a preoccupare è anche lo sviluppo dei prati destinati all'alimentazione degli animali perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con gli irrigazioni di soccorso dove sarà possibile. Dall'altra parte nelle prossime due settimane partiranno le lavorazioni per la semina del mais, ma con i terren aridi e duri le operazioni potrebbero essere più che problematiche.

L’andamento climatico ha l’effetto – precisa la Coldiretti – di ingannare le coltivazioni favorendo un “risveglio” anticipato che le rende poi particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili, a partire dagli alberi da frutto. Il brusco abbassamento della colonnina di mercurio al sotto dello zero – continua la Coldiretti – provocherà inevitabile una moria di gemme con i raccolti compromessi. Per la prolungata mancanza di precipitazioni – continua la Coldiretti - è allarme anche nei boschi dove si sono moltiplicati gli incendi favoriti dal vento con la dichiarazione dello stato di massima pericolosità in molte aree del nord.

Il fiume Po è in secca con il livello idrometrico  al Ponte della Becca è sceso a -3 metri, più basso che a Ferragosto d’estate ma in crescente difficoltà sono anche i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 15% dell’Iseo al 18% di quello di Como fino al 24% del Maggiore, secondo il monitoraggio della Coldiretti. A preoccupare è anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico ed il cui valore, soprattutto nella parte lombarda e piemontese, registra un -58%.