Terapie domiciliari Covid, 50 medici querelano Bassetti: "Ci ha chiamato santoni"

Secondo il comitato per le terapie domiciliari precoci, l'infettivologo ha definito i medici "millantatori, fattucchieri e maghi, che hanno curato la gente con la liquirizia e gli infusi sulle cosce d'acqua fredda"

Matteo Bassetti (Ansa)

Matteo Bassetti (Ansa)

Cinquanta medici del Comitato per le terapie domiciliari precoci Covid, guidato da Erich Grimaldi, hanno querelato Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova"per averli diffamati nel corso della trasmissione 'Zona Bianca' andata in onda su Rete 4 il 19 gennaio 2022". Secondo il Comitato, "il professor Bassetti definiva i predetti medici 'quattro santoni millantatori, fattucchieri  e maghi, che hanno curato la gente con la liquirizia e gli infusi sulle cosce d'acqua fredda'". Bassetti, sempre secondo il Comitato, "incautamente affermava, nel corso della trasmissione, che 'anzi non l'hanno curata in quanto è morta un sacco di gente', e sosteneva che dietro alle terapie domiciliari ci fosse solo un grande business senza alcuna volontà di curare i pazienti, con terapie addirittura paragonate a quelle di stregoni e millantatori". La denuncia è stata presenta alla Procura della Repubblica di Napoli e riguarda anche il deputato Andrea Romano. "Il professor Bassetti e il ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbero solo far tesoro delle esperienze dei medici volontari (medici di medicina generale, specialisti, ospedalieri ed ex docenti) che andrebbero ringraziati, senza indugio, atteso che, in questi 2 anni, senza alcun profitto, hanno sottratto migliaia di pazienti Covid ad un'ospedalizzazione certa", precisa Grimaldi. "Esigo rispetto - prosegue - per chi è stato accanto ai cittadini colmando un vuoto della sanità territoriale, motivo per cui ci costituiremo parte civile al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni conseguenza delle condotte illecite poste in essere da Bassetti, che dimentica di essere stato, con Agenas, tra gli autori delle prime linee guida di cura domiciliare che prevedevano la vigile attesa con il paracetamolo nei primi giorni dai sintomi, indicazione terapeutica confermata da una sentenza solo politica del Consiglio di Stato", conclude Grimaldi, garantendo che "eventuali somme liquidate a titolo risarcitorio verranno devolute in beneficenza".