Quattro persone sono state denunciate per singoli episodi di resistenza a pubblico ufficiale e rissa, nell'ambito delle indagini sulla maxirissa di Peschiera del Garda, in provincia di Verona, avvenuta il 2 giugno scorso. Gli accertamenti sono condotti dalla squadra Mobile della Questura, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Mauro Leo Tenaglia. I fascicoli d'indagine aperti dalla Procura scaligera sono due, il primo per le molestie denunciate da cinque ragazze sul treno per Milano, il secondo per i fatti di Peschiera. Stamani il prefetto di Verona, Donato Cafagna, ha intanto presieduto una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza, cui hanno preso parte anche i sindaci del lungolago e rappresentanti di Trenord.
La maxirissa era scoppiata nel pomeriggio del 2 giugno sul lido di Campanello e Pioppi, rispettivamente a Castelnuovo del Garda e Peschiera del Garda in provincia di Verona. Protagonisti migliaia di ragazzi e ragazze che si erano dati appuntamento su TikTok che pubblicizzava un raduno proprio in occasione del 2 giugno. Il bilancio è stato di due feriti, tra cui un giovane colpito alla testa da un bastone.
Lo stesso giorno c'erano stati momenti di terrore per sei amiche di 16 e 17 anni, quattro di Milano e due a Pavia, a bordo del treno regionale 2640 che da Peschiera del Garda doveva portarle a Milano dopo aver trascorso una giornata a Gardaland. Le ragazze erano state molestate sessualmente e per lunghi minuti in modo pesante da un gruppo di giovani: "Eravamo circondate. Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni" è avvenuta l'aggressione sessuale. "Ridevano. Ci dicevano 'le donne bianche qui non salgono".