Stop mascherine sui mezzi dall'1 ottobre? Pregliasco: ora situazione lo permette

Il virologo milanese: c'è ormai molta insofferenza, non adesione all'obbligo e difficoltà a farlo rispettare. Ma serve monitorare situazione e gestire le cose con la massima velocità e capacità di reazione

Passeggeri con la mascherina su un treno della linea gialla

Passeggeri con la mascherina su un treno della linea gialla

Milano - Una delle misure che potrebbe scattare dalla fine del mese è lo stop alle mascherine sui mezzi di trasporto pubblici, a partire dal 30 settembre. "Ad oggi la situazione ce lo permette. E, come posso constatare anche per esperienza personale sui treni, c'è ormai molta insofferenza, non adesione all'obbligo e difficoltà a farlo rispettare" ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all'Università Statale di Milano all'Adnkronos Salute in merito alla possibilità che l'obbligo di mascherina su treni e autobus, in scadenza a fine settembre, non venga prorogato.

L'esperto milanese ha però sottolineato la necessità di continuare a monitorare con attenzione il quadro epidemiologico e, in caso di peggioramento, eventualmente ripristinare misure restrittive.  Al momento, secondo l'esperto, "c'è una percezione un po' eccessiva di tranquillità, mentre in realtà l'incidenza torna a salire - rileva - e questo ce l'aspettavamo assolutamente. Vedremo come sarà la situazione, spero che si tratti di un'onda di risalita e non di una ondata in termini quantitativi e soprattutto di effetti sul servizio sanitario". Dunque, per Pregliasco "è inutile ipotecare il futuro. Dobbiamo - e ormai lo abbiamo imparato con questo Covid - gestire le cose con la massima velocità e capacità di reazione, ma rimaniamo sempre con l'attenzione al futuro e a scenari che potrebbero peggiorare" e che in tal caso richiederanno una "ripresa di alcune stringenze, che ovviamente speriamo non si debbano attuare". 

Secondo Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, "per quanto riguarda gli autobus, si tratta di un'indicazione che già non viene molto seguita". "In questa fase stiamo cercando di capire cosa potrà succedere in merito ad una possibile ripresa dei contagi. Non lo sappiamo. Quindi gli atteggiamenti che si possono avere sono due: quello di togliere la mascherina dicendo 'poi vedremo', o quello di mantenerla con una scelta prudenziale. Il mio suggerimento, in ogni caso - indica l'infettivologo - è che le persone che hanno condizioni a rischio continuino, qualsiasi sia la decisione delle autorità, a mantenerla per prudenza. La mascherina è uno strumento di protezione", sottolinea Galli, secondo il quale "sarebbe civile che in questo momento tutti continuassero a portarla in luoghi in cui ci sono molte persone confinate al chiuso, per proteggere se stessi, ma anche gli altri".  "Siamo al 26 settembre, non abbiamo avuto ancora una vera impennata di malattia. Potrebbe anche non esserci, ma non lo sappiamo", evidenzia l'esperto. Per questo "la prudenza individuale resta importante, come l'atteggiamento di civiltà di continuare a portare la mascherina".