Ospedale di Mariupol bombardato dai russi: "Morte molte donne"

Zelensky torna a chiedere la no-fly zone: "Per quanto ancora il mondo sarà complice, ignorando il terrore?"

Un raid aereo russo ha distrutto un ospedale a Mariupol con reparti maternità e pediatrici. Lo ha riferito su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform, mostrando in un video le immagini dei detriti.  L'ospedale "non esiste più" ha detto il vice capo della polizia nazionale ucraina Vyacheslav Abroskin, citando "testimoni oculari". "Molte donne sono rimaste ferite e uccise", ha aggiunto sulla sua pagina Facebook.

Non si è fatta attendere la reazione del presidente Ucraino Volodymyr Zelensly: "Mariupol. Colpo diretto delle truppe russe all'Ospedale pediatrico. La gente, i bambini sono sotto le macerie. Atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice, ignorando il terrore? Si applichi la no-fly zone ora! Si fermino questi omicidi! Hai il potere ma stai perdendo umanità". Lo scrive su Twitter Zelensky rinnovando la sua richiesta di maggiore coinvolgimento all'Occidente. 

Sui social i messaggi dalla città martirizzata di Mariupol si rincorrono. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, esortando la comunità internazionale "ad agire" per mettere fine alla "barbara guerra" di Mosca "contro civili e bambini" denuncia:

La Russia continua a tenere in ostaggio oltre 400 mila persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e l'evacuazione. Continuano i bombardamenti indiscriminati. A quasi 3.000 neonati mancano medicine e cibo

E  il vice sindaco di Mariupol Sergiy Orlov denuncia che è in corso ''un genocidio'', sottolineando che sono già state ''uccise 1.170 persone'' e che solo oggi sono state sepolte ''47 persone in una fossa comune''. Nella città, ha proseguito, ''mancano acqua, elettricità e gas''. E' ''una situazione da Medioevo'', ha aggiunto, spiegando che 'le personesono costrette a bere la neve per dissetarsi e bruciare legna per scaldarsi'.

Eppure il quattordicesimo giorno di guerra si era aperto con la speranza per la tenuta di nuovi corridoi umanitari in Ucraina per permettere a quanta più popolazione possibile di mettersi in salvo, pur nella diffidenza di Kiev.  Oggi l'accordo tra russi e ucraini per il cessate il fuoco su una serie di corridoi umanitari durerà dalle 9 alle 21 locali (ore 8-20 in Italia), secondo quanto annunciato da Kiev che lancia un appello alla Russia a rispettare la tregua. I corridoi, riporta la Tass, sono: Energodar-Zaporozhzhia, Sumy-Poltava, Mariupol-Zaporozhzhia, Volnovakha-Pokrovsk, Izyum-Lozova, e verso Kiev dagli insediamenti di Vorzel, Bucha, Borodyanka, Irpen e Gostomel. Intanto l'emergenza umanitaria cresce di ora in ora. I profughi sono più di due milioni e la pressione cresce soprattutto sulle frontiere.

Alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente emergenza umanitaria in Ucraina, le testate del Gruppo Monrif (Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno) hanno deciso di lanciare una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità della popolazione ucraina. 

PER DONARE PER L’EMERGENZA UCRAINA TRAMITE BONIFICO

Intestatario: Editoriale Nazionale

Banca: Unicredit SPA

IBAN: IT 78 H 02008 02435 000106364800

Causale: UN AIUTO PER L’UCRAINA