Milano, 13 dicembre 2017 -
LETTERA
Caro direttore, incredibile la storia delle madri di Milano che pur di trovare gli spacciatori che avvelenavano i loro figli hanno creato dei falsi profili Whatsapp e, sotto pseudonimo, hanno contrattato l’acquisto di droga. Queste donne, con molto coraggio, hanno segnalato la situazione alle forze dell’ordine. I venditori di morte sono finiti in cella. Spero però che ora, con altrettanto coraggio, facciano una bella ramanzina ai loro figli. Giovanna T., Milano
RISPOSTA
Lo spero e me lo auguro anch’io. Spero, cioè, che dopo aver giustamente e coraggiosamente fermato il mercato della droga che vedeva coinvolti - come acquirenti - molti giovanissimi, ora con la stessa determinazione facciano capire ai loro figli che la droga è il male, e che drogandosi non si va da nessuna parte. Quanto alla tenacia e alla forza di queste madri, francamente non sono stupito. Gli episodi che svelano questa attidudine sono innumervoli. Ne ricordo un paio, ma solo a titolo d’esempio: la madre che riesce a sollevare con la sola forza delle braccia una automobile sotto la quale era rimasto incastrato suo figlio; la mamma che ha fatto arrestare suo figlio per allontanarlo da un brutto giro criminale. «Mi odierai, ma io voglio salvarti», gli ha detto. Insomma, abbiamo di che consolarci: le nostre mamme sono capaci di tutto pur di salvarci la vita. sandro.neri@ilgiorno.net