Maltempo in Trentino: 100 persone evacuate in Val di Fassa

Smottamenti, frane e torrenti esondati: isolate alcune frazioni ma stamattina è tornato il sole. L'altra faccia dell'estate più calda di sempre

I danni causati dal forte maltempo

I danni causati dal forte maltempo

Una serie di violenti nubifragi si sono abbattuti nel tardo pomeriggio di ieri in particolare sul Trentino Alto Adige facendo esondare torrenti e causando smottamenti, frane e colate di fango che hanno isolato alcune frazioni e interrotto diverse strade. Molti gli alberi abbattuti dal forte vento e centinaia gli interventi dei vigili del fuoco che stanno lavorando insieme con le forze dell'ordine e la protezione civile. La situazione più difficile si è avuta in Val di Fassa (Trento) dove un centinaio di persone sono state fatte evacuare per precauzione da alcuni hotel e abitazioni private. Danni a case e automobili anche in provincia di Bolzano, a Fleres, Valdaora, San Vigilio, Anterselva, Cengles, Val Badia (dove è stato evacuato un albergo), Val Martello e Brunico. Secondo le prime informazioni sarebbero caduti tra i 90 e i 100 millimetri di pioggia in un'ora, cosa che ha trasformato rivoli d'acqua in torrenti di fango. Al momento non risultano esserci né vittime né dispersi.  Problemi anche al confine con il Bellunese, con una frana di ghiaia che ha interrotto la Statale 51 "Alemagna" in località Fiames a Cortina d'Ampezzo, e un'altra nei pressi di passo Cimabanche. Situazione analoga anche in diverse località della Valle d'Aosta. E' l'altra faccia dell'estate più calda di sempre. Il maltempo ha colpito mentre stava iniziando l'esodo dei vacanzieri in occasione del primo weekend agostano, esodo che avrà il suo culmine oggi, giornata classificata "bollino nero", dove, oltre a lunghe code sulle principali arterie del Paese, sono previsti ulteriori temporali e un sensibile calo delle temperature. 

Ritorno alla normalità

Dopo la difficile serata di ieri, risveglio con il sole su gran parte del Trentino Alto Adige d. In Val di Fassa, in provincia di Trento, nel corso della notte i primi dei circa cento evacuati da case e alberghi sono stati fatti rientrare. Si tratta di piu' di una quarantina di persone, quasi la totalita' del gruppo che era stato evacuato nella zona di Pera di Fassa a causa di un masso instabile. Le valutazioni dei geologi e le ispezioni condotte anche con i droni dei vigili del fuoco hanno definito con maggior dettaglio la situazione e di mantenere il provvedimento di evacuazione solo per i pochi residenti (cinque persone) di un'abitazione. Non risultano più persone evacuate a Campitello di Fassa e a Mazzin dove per tutta la notte i vigili del fuoco hanno lavorato per liberare strade e garage dal fango.

Le strade chiuse

In Alto Adige restano chiuse diverse strade causa frane. In Val Badia chiusa la provinciale 57 tra San Martino e l'abitato di Longiarù, interrotta la provinciale 44 del Passo Stalle (valico tra Italia e Austria) dopo il lago di Anterselva, chiusa la provinciale 35 tra Colle Isarco e Fleres di Dentro, e chiusa la statale 51 'Alemagna' da Cimabanche in direzione Cortina d'Ampezzo. La statale 244 della Val Badia e' stata riaperta (senso unico alternato tra San Martino e Preroman).