Base sulla Luna, l'Italia progetterà le "case". C'è l'accordo con la Nasa

L'Agenzia spaziale studierà i moduli abitativi nell'ambito del programma Artemis: l'obiettivo è avere una presenza costante sulla superficie lunare

Milano, 16 giugno 2022 - Futura base sulla Luna, i primi moduli abitativi saranno made in Italy. L'Agenzia spaziale italiana (Asi) e la Nasa hanno infatti siglato un accordo di cooperazione bilaterale per la realizzazione di uno studio dedicato alla progettazione di sviluppo delle capacità abitative dei "Lunar Surface Multi-Purpose Habitation Modules", proposti da Asi nell'ambito del programma Artemis. L'accordo è stato firmato dal presidente dell'Asi, Giorgio Saccoccia, e dall'amministratore della Nasa, Bill Nelson, a margine della seduta del Comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale (Comint), presieduto dal ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale con delega alle Politiche spaziali e aerospaziali, Vittorio Colao, e alla presenza del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

L'Asi condurrà lo studio con il supporto dell'industria italiana al fine di elaborare un progetto conforme agli obiettivi della missione Artemis e ai requisiti forniti dalla Nasa. Quest'ultima si impegnerà a supportare l'Agenzia fornendo informazioni tecniche aggiornate sul programma. Il programma Artemis getterà le basi per una presenza a lungo termine sulla superficie lunare e utilizzerà il nostro satellite per convalidare i sistemi abitativi nello spazio profondo, indispensabili per le future missioni su Marte. Come parte del programma Artemis, la Nasa condurrà una missione portando la prima donna e il prossimo uomo sulla superficie lunare, utilizzando il lanciatore Space Launch System (Sls) che trasporterà gli astronauti a bordo della capsula Orion.

L'accordo è un riconoscimento della lunga esperienza italiana nel campo dei moduli abitativi per lo spazio. "Siamo stati fra i primi Paesi a produrre moduli pressurizzati e siamo diventati leader nell'orbita bassa", ha detto all'Ansa il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, riferendosi ai moduli e nodi della Stazione Spaziale, il 50% dei quali costruiti in Italia. "Stiamo facendo lo stesso nell'orbita lunare, con I-Hab, e ora ci spostiamo sulla superficie della Luna: vogliamo essere parte del primo nucleo dell'infrastruttura lunare".

Il primo elemento della futura base lunare sarà un modulo logistico-scientifico, con un unico ambiente di servizio, destinato ad avere una funzione importante durante la fase di insediamento. Il risultato ottenuto dall'Italia è anche il primo passo per "studiare opportunità di servizio commerciale in futuro", ha osservato il presidente dell'Asi, riferendosi alle attività legate allo sfruttamento di risorse lunari e alla produzione di materiali e tecnologie in un ambiente diverso da quello terrestre: "Siamo solo all'inizio delle opportunità che questo ambiente può offrire e l'idea del programma Artemis è gestire uno scenario in cui si possano fare attività sia scientifiche sia produttive sulla superficie lunare".