Fontana: "Lombardia in zona rossa. I dati sono chiari"

Il governatore gioca d'anticipo e annuncia il cambio di colore della regione: "Mi auguro sia l'ultimo sacrificio chiesto ai cittadini".

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano - "La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l'ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare le somministrazioni di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita". Il presidente Attilio Fontana gioca d'anticipo e in attesa dell'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncia il cambio di colore e l'ingresso della regione da lunedì nella fascia di maggiore rischio. Una scenario considerato scontato già da alcuni giorni. D'altronde la situazione sanitaria è sempre più critica. E gli indicatori in costante peggioramento parlano chiaro.

I numeri dell'emergenza

L'indice di contagio Rt è sopra l'1,3, su 100.000 abitanti i positivi sono 821. Con una variazione percentuale che ha raggiunto il 22%, tra le più alte in Italia. I posti letto occupati nei reparti da pazienti Covid hanno toccato la quota del 46%, quelli in terapia intensiva del 43%. La settimana scorsa erano rispettivamente al 41% e al 34%. Già da quindici giorni, quindi, gli ospedali lombardi superano le soglie di allarme stabilite dal ministero della Salute (40% ricoveri ordinari, 30% terapie intensive). Nel bollettino di ieri, la Lombardia si è confermata la regione più colpita con 5.849 nuovi casi di coronavirus (tasso di positività al 9,4%), di cui 197 "debolmente positivi", e 81 morti. Dall'inizio dell'epidemia i decessi sono 29.004. I pazienti Covid in terapia intensiva sono 645 (+28), mentre i ricoverati 5.718 (+134). Nel Milanese ci sono stati 1.394 nuovi casi, di cui 563 a Milano città; Bergamo 338 positivi; Brescia 1.124; Como 396; Cremona 228; Lecco 208; Lodi 87; Mantova 258; Monza e Brianza 570; Pavia 439; Sondrio 107; Varese 602.

Incubo virus

"A un anno dall'inizio della pandemia, non credo che abbiamo commesso degli errori nella gestione dell'emergenza. Il virus è più complicato di quello che gli stessi scienziati potessero immaginare. A più di un anno di distanza non abbiamo ancora trovato una cura specifica. Grazie al cielo abbiamo fatto quasi un miracolo a trovare i vaccini, che sono l'unica nostra ancora di salvezza. Queste varianti attaccano molto anche i giovanissimi. Una delle categorie più contagiate è quella che va dai 9 ai 18 anni, il virus sta cambiando i soggetti su cui si installa. Bisogna prestare molto attenzione. E' una sofferenza che mi auguro che nell'arco di qualche mese si concluderà".

Vaccini, serve un cambio di passo

La somministrazione delle dosi alle categorie più a rischio, limitate per adesso agli over 80, procedono ancora a rilento. La percentuale di ultra 80enni che ha ricevuto almeno una inoculazione si attesta al 25% (la media nazionale è del 30%). E il caso del centro vaccinale del Niguarda è emblematico, con decine di anziani in coda per un errore nelle convocazioni. Per questo motivo, Guido Bertolaso su Facebook ha attaccato Aria, la società controllata dalla Regione che gestisce le prenotazioni: "La coda degli anziani per gli errori di Aria che manda 900 convocazioni al posto delle 600 previste è una vergogna". "Prevediamo la vaccinazione massiva tra 2 o 3 settimane. Le dosi Pfizer le abbiamo esaurite e non posso far altro che ringraziare Bertolaso che sta cercando di portare avanti questa difficilissima operazione. I disservizi? Non l'abbiamo nascosto. Ho già detto che sulla parte informatica sono stati fatti degli errori. Non mi diverto a leggere di certi problemi, anzi sono stato il primo a innervosirmi. Stiamo cercando di dare una risposta modificando il sistema".

Le scuole

"Ho richiesto ancora una volta al governo che venisse prevista la possibilità per i figli degli operatori sanitari di proseguire la frequenza della scuola in presenza. Richiesta che dovrebbe essere inserita nel nuovo Decreto legge". Lo ha spiegato Attilio Fontana al termine di un incontro tra le Regioni e il ministro Mariastella Gelmini. Il governatore ha inoltre ribadito che, sulla zona rossa, "per ora non abbiamo ancora notizie ufficiali anche se i dati, che sono stati valutati, portano nella direzione di collocare la Lombardia, da lunedì, nella fascia di massimo rischio".