Zona gialla: ecco perché la Lombardia deve ancora aspettare

Nonostante la settimana già passata per errore in zona rossa, la regione non potrà essere riclassificata prima del 7 febbraio: ecco perché

Pausa pranzo in zona arancione a Milano

Pausa pranzo in zona arancione a Milano

Milano, 28 gennaio 2021 - La Lombardia sogna giallo ma vede arancione. Aspettando il monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità in programma domani, venerdì 29 gennaio, che prenderà in considerazione la settimana che va dal 18 al 24 gennaio, e che potrebbe portare sabato 30 gennaio a nuove ordinanze del ministero della Salute (qui per vedere come cambierà la mappa delle regioni), nelle scorse ore si era fatta strada l'ipotesi che anche la Lombardia, potesse aggiungersi al numero delle regioni con le restrizioni più blande, "grazie" all'errore sull'indice Rt che a metà gennaio aveva spedito la regione in zona rossa. Sommando la settimana in lockdown a quella corrente, trascorsa in zona arancione, sarebbero passate effettivamente le due settimane che il sistema prevede prima di consentire passaggi migliorativi di zona. In questo caso, con dati che si sperano in miglioramento, la Lombardia avrebbe potuto fare il suo ingresso in zona gialla già il 31 gennaio.

Ma quasi sicuramente non sarà così. L'ordinanza con cui il ministro Speranza aveva, il 23 gennaio "promosso" la Lombardia, prevede espressamente all'articolo 2 una validità di quindici giorni. Quindi nessuno "sconto-errore", il conteggio delle due settimane si azzera è riparte dal 24 gennaio, giorno in cui è entrata in vigore. Il termine è quindi, ufficialmente, il 7 febbraio salvo clamorosi colpi di scena. Un'ipotesi che lascia l'amaro in bocca ai lombardi, che speravano in un'accelerata nella riclassificazione, se i numeri lo consentono. E soprattutto, un'ipotesi che fa arrabbiare i commercianti. La Confcommercio Lombardia, che negli scorsi aveva lanciato un appello per un rapido passaggio di fascia, è tornata a far sentire la propria voce: “La possibilità che la Lombardia resti in zona arancione ancora una settimana ci sembra francamente una beffa”. 

Il passaggio in zona gialla "in questo caso, potrebbe non verificarsi per una questione puramente formale: non sarebbero cioè trascorse le canoniche due settimane dall’ultimo cambio di colore”. “Ricordiamo, però, che la Lombardia – oltretutto non classificata dall’Europa come area a rischio - ha subito una chiusura del tutto ingiustificata dal 17 al 23 gennaio” puntualizza Confcommercio Lombardia. Oggi infatti l'Europa ha inserito Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna, oltre alla provincia autonoma di Bolzano, tra le aree italiane rosso scuro nella mappa dei contagi da Covid-19 pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), aggiornata al 28 gennaio. La Lombardia, invece, non risulta tra le aree a rischio più alto.