Lombardia zona arancione? Anche altre cinque regioni a rischio

La decisione sarà presa venerdì 19 febbraio dopo l'incontro tra Governo e Cts. A preoccupare è soprattutto la diffusione delle varianti più contagiose del Coronavirus

Lombardia a rischio zona arancione

Lombardia a rischio zona arancione

Milano, 17 febbraio 2021 - Lockdown totale o lockdown regionale? Il rischio c'è. Intanto, la Lombardia è nel mirino e, dalla prossima settimana, potrebbe trovarsi a far fronte a misure restrittive più severe. E' infatti probabile che la regione passi dalla zona gialla a quella arancione, vista la larga diffusione delle varianti Covid. Intanto, nelle scorse ore, quattro comuni lombardi (Bollate, Mede, Viggiù e Castrezzato) sono entrati in 'fascia rossa'. La decisione sul cambio di colore verrà presa venerdì 19 febbraio dopo l'incontro tra governo e Cts (Comitato tecnico scientifico): tutto dipenderà dall'andamento della curva epidemiologica. Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al monitoraggio del 12 febbraio, sono ben sei le Regioni che avevano un Rt vicino all’1, la soglia che fa scattare il passaggio da giallo ad arancione.

"Spero che la Lombardia non debba ritornare in zona arancione. I dati ufficiali non sono ancora arrivati, con il Cts ci si confronta il venerdì. Per me, se fosse possibile, si dovrebbe anticipare questa data, perché i dati al Cts arrivano al martedì e quindi forse si potrebbe anticipare la notizia", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ospite a Bergamo Tv. "Ormai è un dato acquisito che con le chiusure i dati migliorano e con le aperture, più larghe sono, più i dati peggiorano. E' un dato di fatto", ha aggiunto.

Sei regioni rischiano la zona arancione

Oltre alla Lombardia, ci sono altre cinque regioni a rischio zona arancione: Emilia-Romagna, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Lazio. La situazione, dopo il miglioramento riscontrato con le misure restrittive natalizie, si è nuovamente aggravata. "Dobbiamo mantenere cautela, intervenire tempestivamente", hanno sottolineato Roberto Speranza e la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini. "Siamo in un momento delicato di calma prima di una potenziale tempesta", ha aggiunto Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2 a 'Non è un paese per giovani'. E ancora: "Abbiamo visto come il colore giallo venga interpretato un po' come un tana libera tutti. Quindi dovremmo immaginare una revisione dei meccanismi di passaggio del sistema giallo-arancione-rosso per le Regioni".

Mini zone rosse

Per il momento, però, nessuna Regione dovrebbe passare in rosso anche se vi sono diversi comuni, dalla Lombardia alle Marche fino all’Umbria, in lockdown a causa dell’aumento esponenziale dei contagi causati dalle varianti Covid. Proprio quella delle mini zone rosse ad hoc, unite alla conferma del sistema a colori, magari con parametri più restrittivi, potrebbe essere la strategia adottata dall’esecutivo per contrastare la diffusione del virus. Secondo l'ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza che risale al 13 febbraio 2021, sono attualmente ricomprese in zona gialla: Calabria, Campania, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto. In zona arancione: Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria.  

Variante inglese in Lombardia, quattro Comuni in zona rossa

L'ipotesi di un lockdown più soft

Per quanto riguarda le zone rosse, spunta anche un piano b. Di cosa si tratta? Si potrebbe decidere di ricorrere alle misure già sperimentate durante il periodo natalizio e che hanno permesso di tenere sotto controllo i contagi attraverso un lockdown “soft”. Nei giorni feriali, quindi, tutte le Regioni sarebbero tutte zona arancione, mentre nei festivi e prefestivi tutta l’Italia si colorerebbe di rosso.

Zona arancione, le regole

SPOSTAMENTI - In zona arancione sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio Comune. Dalle 22 alle 5 (l'orario del coprifuoco) sono consentiti spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute. Rimangono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalla Regione in un comune diverso da quello di residenza o domicilio, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune. E' sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. 

NEGOZI - Sono consentite tutte le attività commerciali al dettaglio e tutti i servizi alla persona, che si devono svolgere assicurando la distanza interpersonale di almeno un metro, il rispetto delle linne guida del settore e l'esposizione del cartello indicante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Per quanto riguarda i servizi alla persona, col passaggio in zona arancione possono riaprire anche i centri estetici, oltre ai parrucchieri che non hanno mai chiuso.

BAR E RISTORANTI -  Bar, ristoranti, pub, pasticcerie e gelaterie invece sono chiusiL’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

Zona rossa, le regole

SPOSTAMENTI - E' vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.

NEGOZI - Negozi chiusi fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità

BAR E RISTORANTI - Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.