Lombardia: altri 280 posti letto in terapia intensiva. Si allontana zona arancione

Meno vicino il raggiungimento della soglia del 20% per il passaggio di fascia. Moratti: 66% di chi è ricoverato in terapia intensiva non è vaccinato

Ospedale in Fiera a Milano

Ospedale in Fiera a Milano

Milano - Da domenica scorsa i posti letto attivabili nelle rianimazioni degli ospedali lombardi sono saliti al livello massimo di 1.810, vale a dire 280 rispetto ai 1.530 del livello 1. L'indicazione della Regione è stata recepita da Agenas dopo il via libera del Ministero della Salute. Con 267 ricoverati la percentuale di occupazione scende al 14,75%, rispetto al 17%,1% del 14 gennaio, quando i posti occupati erano 262. Si allontana così il raggiungimento della soglia del 20% per il passaggio alla zona arancione. Quello delle terapie intensive è infatti al momento il parametro che consente alla Lombardia di restare in zona gialla.

L'aumento delle terapie intensive segue quello deciso nelle scorse settimane per i posti in area medica, dove la percentuale di occupazione sfiora il 35%. In una fase in cui la velocità di trasmissione contagio è ancora alta, gli ospedali lombardi devono essere pronti per una eventuale crescita rapida dei ricoveri, spiegano fonti dell'assessorato al Welfare. 

Bollettino Covid oggi 18 gennaio: contagi e decessi in Italia e Lombardia

Oggi con 319.123 tamponi eseguiti è di 37.823 il numero di nuovi casi positivi al Covid in Lombardia, con una percentuale in discesa all11,8%. Rimane invariato il numero di ricoveri in terapia intensiva, che sono 267, mentre cresce di 55 pazienti quello negli altri reparti (3.704). Sono invece 64 i decessi che portano il totale a 36.056. Per quanto riguarda le province, 11.322 casi sono stati segnalati a Milano di cui 4.663 in città; 3.287 a Bergamo, 5.699 a Brescia, 1.222 a Cremona, 1.178 a Lecco, 806 a Lodi, 1.999 a Mantova, 3.444 a Monza, 2.204 a Pavia, 587 a Sondrio e 2.874 a Varese. 

Tra i 267 ricoverati in terapia intensiva con il Covid-19 della Lombardia censiti ieri "il 90%" è stato ricoverato per le conseguenze della polmonite da coronavirus e tra loro "il 66% non è vaccinato. L'altro 10% è dato da persone che sono entrate per altre patologie e si sono scoperte positive" ha spiegato la vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, in un video su Twitter.  Moratti ha utilizzato il dato per evidenziare che "i vaccini funzionano. La prova è data dai numeri delle terapie intensive". La vicepresidente ha anche ricordato che in Regione sono state somministrate 21 milioni di dosi, "grazie al grande senso civico dei cittadini lombardi e al grandissimo impegno di tutto il personale ospedaliero".