Scuola in Lombardia, poco orientamento e scelte errate: il 12% bocciato in prima superiore

Brescia, Pavia, Como e Varese sono le province con percentuali più alte della media lombarda

Classe di una scuola superiore (archivio)

Classe di una scuola superiore (archivio)

Milano, 22 gennaio 2023 -  Le bocciature a scuola? Il primo anno delle superiori è il più critico. Dopo un generale decremento nell’anno del Covid (2020-2021), nell’anno scolastico 2021-2022 i numeri sono tornati a salire, con un trend che in Lombardia è peggiore rispetto alla media italiana.

Secondo Save the children, lo scorso anno la percentuale di bocciature più elevata si è registrata tra gli studenti del primo anno scolastico delle superiori con una media dell’8,1%. In Lombardia, in base ai dati forniti dal Ministero dell’Istruzione, le cose vanno peggio. Per il 2021-22, i numeri provvisori comunicati dalle scuole parlano di un 12% di bocciati al primo anno di scuola superiore di II grado.

Tra le province lombarde, spicca il record negativo di Brescia e Pavia (14,1%), seguite da Como (13,5%) e Varese (13,1%). Rispetto al 2020-2021, si registra un peggioramento, ma va considerato che nell’anno del Covid la valutazione degli studenti ha tenuto conto delle difficoltà legate alla Dad. Può essere letta come una buona notizia, invece, il fatto che, rispetto al 2018-2019, la percentuale di bocciati sia scesa: nell’ultimo anno scolastico prima del Covid, infatti, non erano stati ammessi al secondo anno il 13,9% degli studenti di statali e paritarie lombarde, con punte del 17,6% nel Pavese, del 16,9% in provincia di Lecco, del 15,3% nella provincia di Como.

In genere, il primo anno è il più critico, mentre man mano che ci si avvicina alla maturità la percentuale di bocciati diminuisce. Sono diversi i fattori che possono incidere. Conta, ad esempio, il cambiamento di scuola e delle metodologie di studio rispetto alle medie, così come la delicata fase adolescenziale in atto. C’è anche chi ritiene che negli anni delle medie siano poche le bocciature, per cui poi alle superiori arrivano al pettine tutti i nodi. Alla base c’è però anche una difficoltà ad orientarsi nella scelta del percorso di studi più appropriato.