Lombardia zona gialla Capodanno? Fontana: siamo al limite, dipende dai prossimi due giorni

Il governatore: "Ci sono buone possibilità di rimanere in bianco ma dipende dai numeri. La mascherina all'aperto? Valuteremo". Aumentati posti letto Covid in area medica

Milano - Superato lo "scoglio" della settimana che sta per cominciare (con la regione confermata in zona bianca), per la Lombardia sono giorni decisivi per scongiurare il passaggio in giallo a Capodanno. A parlare dell'ipotesi di un cambio di colore è stato oggi lo stesso governatore lombardo Attilio Fontana: "E' possibile che ci sia il giallo dopo Natale, per fortuna grazie al cielo siamo in una situazione ancora abbastanza controllo, tutto dipende dai prossimi due giorni perché i numeri vengono inviati a Roma martedì e penso che ci siano buone possibilità di rimanere in bianco, ma è chiaro che siamo abbastanza al limite", ha detto il presidente lombardo a margine del saluto prenatalizio della Lega a Milano."Capodanno in giallo? Vediamo - ha aggiunto il governatore - per il momento direi di no se non ci sono improvvisi peggioramenti tra lunedì e martedì, ma anche se dovessimo passare in giallo non sarebbe una cosa drammatica". "La mascherina all'aperto? Valuteremo, ma non mi sembra che sia una misura così fondamentale tenendo conto che molti sindaci l'hanno già adottata e laddove ci sono assembramenti la mascherina è già obbligatoria. Si tratterebbe di usarla all'aperto. Ma si può valutare, siamo pronti a seguire i numeri che arrivano dall'ISS. I numeri non mi preoccupano, dobbiamo stare attenti e mi inducono a dire ai cittadini di prestare attenzione, Omicron è molto veloce" ha detto Fontana. E su eventuali strette per i vaccinati: "Ascoltiamo, incontreremo il governo nelle prossime ore, appena avremo notizie le daremo", ha spiegato. 

"Buone possibilità di restare in zona bianca ma tutto dipende dai prossimi due giorni"

Intanto  è stato disposto un nuovo aumento dei posti letto disponibili in area medica per pazienti Covid negli ospedali della Lombardia. "È stato trasmesso al Ministero della Salute l'aggiornamento sui posti letto disponibili in area medica per pazienti Covid, che verrà successivamente pubblicato sul sito di Agenas. Con un aumento di 1.752 posti letto, il nuovo valore è di 10.237, vicino al tetto massimo di 10.500 posti letto", comunica l'Assessorato regionale al Welfare. Non ci sono, invece, variazioni nel numero di posti in terapia intensiva, che restano 1.530.

Lombardia a rischio zona gialla
Lombardia a rischio zona gialla

I criteri per il passaggio di fascia 

Ecco quali sono i criteri per i passaggi di fascia di colore

ZONA GIALLA: l'ncidenza deve arrivare a 50 x 100mila abitanti, le terapie intensive devono essere occupate al 10% e i ricoveri covid devono essere al 15%.

ZONA  ARANCIONE; l'incidenza deve raggiungeRe i 150 x 100mila, le terapie intensive 20% e i reparti covid 30%

ZONA ROSSA: si raggiunge con l'incidenza superiore a di 150 x 100mila persone, le terapie intensive al 30% e i reparti Covid al 40%.

Cosa cambia da domani

Da domani, lunedì 20 dicembre, altre quattro regioni entreranno in zona gialla per aver superato i parametri relativi ad ospedalizzazioni ed incidenza dei casi ogni 100mila abitanti: Provincia di Trento, Liguria, Veneto e Marche. Nel primo caso il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 21%, mentre quello dei reparti ordinari è al 17,6%. In Liguria le terapie intensive sono al 13,7%, mentre le aree mediche non critiche sono al 17,9%. Il Veneto, che è la regione con la più alta incidenza, 498,9 casi ogni 100mila abitanti, ha le terapie intensive occupate al 15% da pazienti Covid-19 e i reparti ordinari al 16%. Nelle Marche, terapie intensive al 16,7% e reparti ordinari al 15,6%. Tutte queste regioni hanno un'incidenza superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti.

La mappa Covid da lunedì

  • zona bianca Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta;
  • zona gialla Calabria, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto, Marche, Liguria, Pa Trento. 
  • zona arancione nessuna regione o provincia autonoma
  • zona rossa nessuna regione o provincia autonoma
Zona gialla: cosa cambia da lunedì
Zona gialla: cosa cambia da lunedì

Chi rischia prima di Capodanno

Oltre alla Lombardia, per la prossima settimana in bilico per il possibile passaggio in zona gialla anche Lazio ed Emilia Romagna.

La Regione Lazio sta valutando un'ordinanza per imporre l'obbligo di mascherina all'aperto anche in zona bianca. Il provvedimento dovrebbe essere varato la prossima settimana, forse già lunedì, e comunque prima di Natale. La misura allo studio è dovuta a contenere i contagi che con la variante Omicron stanno salendo in tutta Italia. Il Lazio per Natale resterà in zona bianca ma rischia la gialla per la fine dell'anno. 

L'Emilia-Romagna questa settimana è rimasta in zona bianca: la zona gialla è stata scongiurata solamente grazie a uno dei tre parametri che si devono verificare contemporaneamente per far scattare il provvedimento. Tutto dipenderà, quindi, dall'evoluzione dei dati.

Bollettino Covid 19 dicembre
Bollettino Covid 19 dicembre

I dati di oggi della Lombardia: 

Oggi sono 5.397 i nuovi casi di Covid in Lombardia, dove sono stati fatti 132.959 tamponi, con un rapporto del 4%, uguale a ieri. Sono 18 le vittime, per un totale di 34.736 da inizio pandemia. E sono 160 le persone in terapia intensiva, 14 più di ieri, mentre sono 1.225 (+2) quelle ricoverate in altri reparti. Per quanto riguarda le province, sono 2022 i nuovi casi registrati a Milano, 547 a Varese, 501 a Monza, 476 a Brescia, 337 a Bergamo, 242 a Pavia, 188 a Mantova, 154 a Cremona, 110 a Lecco, 63 a Sondrio. La Lombardia è la regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore seguita da Veneto (3.442), Emilia-Romagna (2.500), Lazio (2.404), Campania (2.006) e Piemonte (1.569).

Spettro zona arancione sull'Italia

Le conseguenze della crescita dei casi sono già evidenti nella nuova colorazione della mappa del Paese in vista del Natale, che vede anche il rischio della zona arancione profilarsi all'orizzonte. "Temo di sì, ci stiamo avvicinando, perchè continua ad aumentare l'occupazione dei posti ospedalieri" ha detto Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l'emergenza Covid Figliuolo, ospite di "Mezz'ora in più", rispondendo a chi gli chiedeva se l'Italia si sta avvicinando alla zona arancione. "È fondamentale dunque fare subito le terze dosi. I vaccini ci sono e la campagna sta procedendo bene ma - ha aggiunto - è una corsa contro il tempo". Venerdì il presidente del Friulio Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha allontanato l'ipotesi di un passaggio in arancione: "Nella mia regione non c'è più crescita dei contagi, c'è una stabilizzazione, speriamo che presto inizino anche a scendere" ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Se la situazione resterà questa, oggi "abbiamo meno della metà dei ricoverati dello scorso anno, e allo stato attuale non rischiamo la zona arancione". 

Cdm su ipotesi "stretta" per Natale

l'Italia potrebbe andare verso una stretta di Natale per prevenire una possibile ondata di contagi legata alla variante Omicron. "Valuteremo la congruità delle misure" anti-Covid in campo "facendo una riflessione con i nostri scienziati", ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo a 'Che tempo che fa' su Rai Tre. "C'è un elemento di preoccupazione da parte del governo", ha aggiunto, ma "solo giovedì' sulla base dei dati faremo la nostra valutazione". L'allarme era già stato lanciato poco prima da una circolare del ministero della Salute che ha avvertito che l'Italia è in una fase epidemica "acuta", caratterizzata da una elevata velocita' di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del Paese, e con la variante Omicron che rappresenta una crescente minaccia.

"Valuteremo la congruità delle misure facendo una riflessione con i nostri scienziati"

Il ministero raccomanda la "tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all'infezione da SarsCoV2, sia a livello territoriale che ospedaliero". Già dopo la cabina di regia e il Cdm previsti per giovedì prossimo potrebbe arrivare dal Governo il via libera a nuove misure come i tamponi obbligatori per chi partecipa a eventi pubblici, le mascherine all'aperto e l'accorciamento della durata del certificato verde. C'è anche la possibilità che venga estenso l'obbligo di vaccino per altri ambiti lavorativi oltre a sanitari, forze dell'ordine e insegnanti. 

Vertice Stato-Regioni

Dalle Regioni, per fronteggiare la nuova impennata di casi, è arrivata la richiesta di avere "più personale per poter potenziare il sequenziamento e il tracciamento del virus. Servono ulteriori fondi per la lotta alla pandemia". Questo l'orientamento di diversi governatori, in vista della Conferenza Stato-Regioni che si terrà domani. Alcune Regioni potrebbero chiedere, su questi aspetti, anche l'aiuto dell'esercito.