Terapia intensive Lombardia, Pesenti:"Senza non vaccinati avremmo un terzo dei ricoverati"

"Per ora numeri sostanzialmente stabili. Ora occorre aspettare di vedere come andrà quando Omicron prenderà il sopravvento"

Milano - Oggi la Lombardia ha infranto un nuovo (amaro) record nella storia della pandemia: oggi, mercoledì 5 gennaio, sono infatti 51.587 i nuovi positivi al Covid registrati nelle ultime 24 ore, per un tasso di positività al 24%. In sostanza quasi un tampone su 4 in regione è risultato positivo. 47 i decessi, per un totale complessivo di vittime salito così a 35.240. I ricoverati in area medica sono 2.420 (+180 rispetto a ieri) mentre i ricoveri in terapia intensiva sono 226, in calo di 8 rispetto a ieri, quando invece c'era stato un balzo in avanti di 15. La provincia più colpita (nonché la più popolosa) è Milano con 16.879 casi di cui 6.151 a Milano città. A fare il punto sul fronte delle terapie intensive, vera trincea della lotta al Covid, è Antonio Pesenti, direttore del dipartimento di Uoc Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano e coordinatore delle terapie intensive nell'Unità di crisi della Regione Lombardia per l'emergenza: "In Lombardia i numeri delle terapie intensive sono abbastanza stabili, abbiamo tra i 225 e i 235 ricoverati. Bisogna vedere cosa succede adesso. Io non so quanto spazio si prenderà Omicron in Italia, quale sia il rapporto di questa variante con i vaccinati e i non vaccinati. Ma dico che oggi, se non avessimo i non vaccinati, avremmo un terzo dei ricoverati, anzi un po' meno di un terzo, staremmo messi bene" ha detto ad Adnkronos. 

Il bollettino di oggi 5 gennaio 2022
Il bollettino di oggi 5 gennaio 2022

Covid oggi Italia e Lombardia: 231 morti, 189.109 casi, nuovo record. Bollettino 5 gennaio

"Chi non si vaccina impegna molte risorse del sistema", ha aggiunto l'esperto che ha sempre sottolineato l'importanza di proteggersi dalle forme gravi di Covid e fa il punto sulla situazione lombarda, sul fronte delle terapie intensive: "Siamo sempre molto vicini all'apertura della Fiera di Milano, che per adesso non viene aperta, ma siamo pronti e la vediamo come qualcosa di imminente. Bisogna vedere cosa succede nei prossimi giorni. Magari i numeri calano, ma siamo vicini al livello che ci eravamo prefissati" come soglia oltre la quale far entrare in azione l'hub del Portello. 

"E per quanto concerne i morti di ieri, 259 in Italia, "un numero così spero che c'entri con il fatto che c'è magari un ritardo" nel conteggio, legato al weekend, "voglio sperare che si torni a numeri diversi, più bassi. C'è un'enormità di tamponi positivi, ma per ora l'influenza sui ricoveri è di quelle che si riescono a gestire. Occorre aspettare di vedere come andrà quando Omicron prende il sopravvento", dice Pesenti. I positivi crescono anche fra i sanitari. C'è pressione nelle corsie? "I sanitari hanno delle famiglie, noi tutti abbiamo delle famiglie. C'è un certo numero di persone che non può venire a lavorare", causa isolamenti Covid, "e nelle varie regioni si cercano delle soluzioni. Però mi sembra che per il momento la questione sia abbastanza gestita".