Covid Lombardia: 50mila contagi e balzo avanti dei ricoveri. Cos'è cambiato in 2 settimane

I dati della pandemia in regione, dove oltre un tampone su 5 oggi è risultato positivo

Milano - Nuovo record di contagi in Lombardia dove oggi, stando al bollettino della Regione di martedì 4 gennaio, a fronte di 238.990 tamponi effettuati, sono 50.104 i nuovi positivi al Covid in Lombardia (20,9%). Come detto si tratta di un nuovo record in una regione che conta circa 10 milioni di abitanti. I morti nelle ultime 24 ore sono 34, da inizio pandemia le vittime sono 35.193. A preoccupare sono i ricoveri, che hanno subìto una forte accelerazione: +15 in un giorno in terapia intensiva (234 nel complesso) così come negli altri reparti (+165, per un totale di 2.312). Nel dettaglio i nuovi casi per provincia con la Città Metropolitana a guidare ampiamente la classifica provinciale per nuovi contagi giornalieri: in provincia di Milano oggi sono 16.789 i nuovi casi di cui 5.863 a Milano città. 

Per quanto concerne le altre aree della Regione al secondo posto c'è Brescia con 5.501 casi, seguita da Monza e Brianza (4.890) e Bergamo (4.448). Seguono Varese (3.947) e Pavia (3.133), entrambe sopra la soglia dei tremila casi. Como conta 2.784 casi giornalieri davanti a Lecco (1.785), Mantova (1.654), Cremona (1.617) e Lodi (1.297). Unica provincia con rialzi a "solo" tre cifre è Sondrio (721). A livello nazionale sono 170.844 i nuovi casi (contro i 68.052 di ieri, giornata post-festiva), con un boom di tamponi (1,228 milioni contro 445 mila). 259 decessi (140 decessi ieri) e un tasso  di positività in calo al 13,91% (da 15,28%). La Lombardia è ampiamente la regione con più casi, seguita da Piemonte 20.453 e Toscana 18.868. 

Un'esplosione che sta bruciando record dopo record, da metà di dicembre. Basti pensare che solo due settimane fa in Lombardia i nuovi casi giornalieri erano meno di 9mila, con un tasso di positività al 4% (5 volte inferiore a quello di oggi). Anche sul fronte ospedali c'è stato un balzo in avanti: tasso positività 4% in terapia intensiva erano 161 i ricoveri (73 in meno di oggi), negli altri reparti in due settimane quasi mille ricoveri in più (da 1.307 a 2.312).

Intanto sale al 15% il tasso di occupazione delle terapie intensive al livello nazionale, +1% in un giorno. E' quanto emerge dal monitoraggio quotidiano dell'Agenas aggiornato con i dati di ieri sera. Sale anche l'occupazione dei posti letto in area medica, al 19% (+1%). E sono 15 le regioni con le rianimazioni sopra la prima soglia critica del 10%: Abruzzo e Umbria (12%), Sicilia (13%), Lombardia (14%), Emilia Romagna, Calabria e Toscana (15%), Friuli Venezia Giulia e Lazio (17%), Provincia di Bolzano, Piemonte e Veneto (18%), Liguria e Marche (21%), Provincia di Trento (24%). Di queste, la Liguria è a forte rischio di passaggio in arancione, avendo superato la soglia del 20% di terapie intensive ma essendo sul filo anche per i ricoveri ordinari, al 30%, esattamente al limite della zona arancione. Un campanello d'allarme anche per la Lombardia, che da ieri è passata in zona gialla. 

La vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha fatto appello ai cittadini lombardi a non presentarsi nei centri vaccinali senza prenotazione. Questo "per un'affluenza ordinata e sicura, per evitare code, lunghe attese e problemi di gestione al personale. Le scorte di vaccino sono sufficienti a coprire le attuali necessità e c'è ampia disponibilità di prenotazione nelle agende dei centri - ha spiegato -. I cittadini devono evitare di presentarsi nei centri vaccinali senza prenotazione. Prenotare è segno di educazione nei confronti degli altri e di rispetto del lavoro degli operatori sanitari". La Direzione generale Welfare spiega che gli unici a potersi presentare nei centri tampone senza prenotazione sono i cittadini con più di 12 anni che vogliono ricevere la prima dose.

Nel frattempo lanciano un allarme i presidi Lombardi in vista della riapertura delle scuole: nelle scuole della Lombardia sono tra i 3 e i 4 mila, tra docenti e personale scolastico, i no vax che verranno sospesi dal lavoro e saranno a casa senza stipendio fino a quando non avranno fatto il vaccino contro il Covid. La stima è di Matteo Loria, presidente dell'Associazione nazionale presidi della Lombardia.

 "Nuovi casi 170.844, decessi 259. Mi sbaglierò, ma non mi sembrano dati da raffreddore". Raffaele Bruno, direttore dell'Unità operativa complessa Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia, ha commentato così via Twitter i numeri pesanti che emergono oggi dal bollettino italiano su Covid-19.  Lo specialista noto per aver curato il "paziente 1" Mattia, il 38enne che fu ricoverato all'ospedale di Codogno e il 20 febbraio con il suo tampone positivo svelò all'Italia la presenza di Covid, ricorda anche le sue parole di qualche giorno fa sulla necessità di non stare con le mani in mano: "Spero, che chi è preposto a prendere decisioni non si penta di aver preso decisioni tardive per la tutela della salute della collettività. In particolare per chi ha altre patologie e non può curarsi perché gli ospedali sono pieni di pazienti Covid non vaccinati". 

Stando alle previsioni i prossimi giorni saranno difficili. Ma il picco - a livello nazionale - potrebbe essere vicino.  "Dai calcoli effettuati negli ultimi 4 giorni c'è una crescita in frenata della percentuale dei positivi ai test molecolari, questo, se il trend rimane invariato, mi fa prevedere che la curva dovrebbe raggiungere il suo massimo tra 5-10 giorni per poi nuovamente scendere". E' la previsione di Giovanni Sebastiani, matematico dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sull'attesa del picco dei contagi da Covid-19, accelerati dalla variante Omicron. "Seppure la percentuale tiene conto delle variazioni del numero di test, di mezzo - precisa - c'è stato però il Capodanno, dunque per confermare il trend saranno utili i dati dei prossimi 2-3 giorni". "Sulla discesa della curva due le incognite che vanno tenute in considerazione: i saldi e la riapertura delle scuole - sottolinea il matematico - Gli effetti li vedremo solo tra circa 14-21 giorni".