"In Lombardia zona gialla lontana". Terza dose per tutti? Fontana: noi siamo pronti

Un anno fa la regione era in zona rossa, con oltre 11mila casi e 108 vittime in un solo giorno. Oggi la Lombardia è vicina al quinto mese di permanenza in zona bianca. Il governatore lombardo invita a non abbassare la guardia: "Situazione del resto d'Europa ci dimostra che il virus è ancora forte"

Covid in Lombardia

Covid in Lombardia

Milano - Un anno fa la Lombardia sprofondava nuovamente in zona rossa. Un lockdown diverso da quello di marzo-aprile 2020 ma non meno pesante per la regione, duramente colpita dalla prima ondata Covid-19. Dopo aver provato a frenare la nuova corsa del virus con il coprifuoco (che scattò in Lombardia prima del resto del Paese) al territorio era spettata la fascia di rischio più alta, sancita dal Dpcm che ha diviso l'Italia in zone. Un anno fa, il 7 novembre, la Lombardia faceva registrare numeri drammatici sul fronte dell'avanzata della pandemia: 11.489 nuovi positivi in sole 24 ore, per un tasso di contagio schizzato al 24,9%. Positivo uno su quattro tamponi effettuati (allora erano conteggiati solo i molecolari)  Drammatico il dato dei decessi: 108 le vittime giornaliere. Forte la pressione sulle terapie intensive: + 40 ricoveri in un solo giorno per un totale di 610 posti letto occupati. I ricoverati non in terapia intensiva erano 5.813, con un balzo in avanti di 250 in un giorno. Numeri molto diversi da quelli di oggi, che vedono il territorio saldamente in zona bianca da oltre quattro mesi e che consentono di affrontare la stagione più dura, quella invernale, con un cauto ottimismo. "Per il momento non siamo da zona gialla e non ci siamo neanche vicini" ha commentato il governatore regionale Attilio Fontana, a margine della cerimonia 'Lombardia e Ricerca' andata in scena stamattina al Teatro alla Scala. 

La città si svuota per il coprifuoco: Navigli deserti
La città si svuota per il coprifuoco: Navigli deserti

I numeri di oggi (che scacciano la zona gialla)

Ieri in regione con 96.651 tamponi eseguiti, era di 715 il numero di nuovi positivi al Coronavirus registrati, con una percentuale in leggera discesa allo 0,7%. Stabili a 47 i ricoveri in terapia intensiva, con un aumento di quelli ordinari di sei (a quota 338 ricoverati). Tre le vittime. Insomma, se il Veneto come afferma il proprio governatore Luca Zaia potrebbe rischiare, in Lombardia il quadro appare migliore. "I numeri lombardi per il momento sono buoni" ha ribadito Fontana, ma questo secondo il presidente non può far abbassare la guardia. "Dobbiamo cercare di andare avanti da un lato con la somministrazione di ulteriori vaccinazioni, anche con la terza dose, e dall'altro- ha aggiunto - proseguire con il minimo di rispetto di quelle regole di base che ci consentono di combattere efficacemente il virus". Una "promozione" certificata anche a livello europeo, con la regione collocata da settimane in fascia verde, dall'Ecdc il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie. 

La mappa dell'Ecdc
La mappa dell'Ecdc

Fontana: terza dose a tutti? Siamo pronti

"C'è qualcuno che sostiene che i numeri siano buoni perché il virus è più debole, purtroppo non è così perché nel resto dell'Europa il virus è ancora molto forte". Sull'ipotesi di prorogare l'obbligo del 'Green pass', direzione nella quale sta andando il Governo, Fontana ha spiegato: "Bisogna guardare ai numeri e a quello che sta succedendo nel resto del mondo",  insistendo sull'opportunità di vaccinarsi e mantenere regole virtuose di distanziamento e mascherine per fermare il virus. In merito alla campagna vaccinale per la terza dose Fontana ha detto che la Lombardia è pronta: "Aspetto che il Governo dica, mi sembra di capire che la scienza si stia indirizzando verso l`opportunità e possibilità di estendere la terza dose a tutte le categorie. Per ora simo limitati agli over 60, ma credo che si vada in quella direzione. Quando ci daranno il via libera noi siamo pronti" ha detto il presidente della Regione. 

Figliuolo: valutiamo abbassamento età terza dose

Sull'estensione della dose booster a nuove categorie è intervenuto oggi il commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Figliuolo: "A breve incontrerò il ministro Speranza e il Comitato scientifico per sciogliere le riserve su un ulteriore abbassamento, ovviamente in base alle evidenze scientifiche, dell'età alle quale somministrare le terze dosi" ha detto. "Nonostante l'aumento dei contagi in tutta Europa - ha aggiunto - l'Italia è tra le nazioni europee e nel mondo messe meglio e credo che il prossimo Natale sarà un buon Natale. Confido ancora, e non smetterò di farlo, che gli indecisi facciano la prima dose. Attualmente siamo a 15-20.000 prime dosi in Italia. Mi accontenterei di proseguire così. Con circa 20.000 dosi al giorno in 2 mesi arriveremo vicino al 90% di cittadini vaccinati".

Al derby l'omaggio al personale sanitario

A riprova di un clima diverso rispetto a dodici mesi fa basti pensare che ieri a Milano è tornato in scena il derby della Madonnina, per la prima volta dalla riapertura degli stadi con la presenza del pubblico. Proprio in quest'occcasione al Meazza la curva rossonera ha voluto dedicare l'attesissima coreografia della stracittadina al personale sanitario in prima linea contro il Covid-19 Uno spettacolo imponente, che ha coinvolto tutti e tre gli anelli dello stadio, con bandierine, striscioni e l'immagine di infermieri, medici con mascherine e la bandiera tricolore in mano. "A chi ha lottato, a chi non ce l'ha fatta, a chi ha combattuto in prima linea per salvare la Nazione. Rendiamo onore a tutte queste persone. Dedichiamo la coreografia più importante della stagione", la scritta sugli striscioni.

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