Lombardia: un anno fa coprifuoco e zona rossa in arrivo. Cosa dice oggi la curva Covid

Il 18 ottobre 2020 la regione sfiorava da sola i 3mila contagi giornalieri, con una allarmante esplosione di casi nel Milanese. Sotto pressione gli ospedali, investiti dalla seconda ondata Covid. A distanza di dodici mesi ecco come è cambiata la curva epidemiologica in Lombardia e quali sono gli obiettivi per l'autunno-inverno sul fronte della campagna vaccinale e della gestione della pandemia

A sinistra piazza Duomo nell'autunno 2021, a destra i Navigli deserti del coprifuoco

A sinistra piazza Duomo nell'autunno 2021, a destra i Navigli deserti del coprifuoco

Milano - Strade vuote, piazze silenziose, saracinesche abbassate. Un anno fa era questo lo scenario che si profilava per la Lombardia, finita al centro della seconda ondata Covid-19. Dodici mesi fa, infatti, l'impennata di casi a livello regionale aveva determinato nuove e progressive misure di contenimento del virus: dal coprifuoco (partito in regione ancora prima che nel resto del Paese) scattato il 22 ottobre alla zona rossa di novembre. Settimane difficili, quelle dell'autunno-inverno scorso, caratterizzate dall'esplosione di casi e dalla crescente pressione sugli ospedali, alle prese con un aumento giornaliero anche a tre cifre dei ricoveri ordinari e a reparti di terapia intensiva tornati a riempirsi, dopo la pausa estiva e la fragile illusione di essere usciti dalla fase più drammatica della pandemia. Nuove ferite per un territorio già colpito duramente dalla prima ondata, con l'allarme scattato col "paziente 1" di Codogno il 21 febbraio 2020. 

Ma partiamo dai dati. Domenica 18 ottobre 2020 la Lombardia faceva registrare quasi 3mila contagi in 24 ore (2.975 casi) con un tasso di contagio al 9,6%. Ventuno i decessi in un solo giorno. Allarmante anche il dato dei ricoveri: + 14 in 24 ore per le terapie intensive (110 i pazienti ricoverati) e +122 negli altri reparti, per un totale di 1.065 posti occupati. A preoccupare in particolare Milano, che nella prima ondata era stata in parte risparmiata dagli effetti più drammatici della diffusione del virus. 1.463 i nuovi positivi nella Città Metropolitana, 727 solo a Milano città. Un anno dopo, lunedì 18 ottobre 2021, i nuovi contagi giornalieri in regione sono stati 112, con un tasso di positività allo 0,3%. Cinque i decessi. In calo di una unità i ricoverati (288 nel complesso), stabili le terapie intensive, a quota 52 pazienti. Significativo il confronto anno su anno anche per quanto concerne il capoluogo meneghino: 56 i contagi giornalieri in provincia, 27 in città. Un andamento in linea con quelli di oggi dove a fronte di 146.018 tamponi effettuati, sono 412 i nuovi positivi in regione, con un rapporto dello 0,2%. In diminuzione i ricoveri nei reparti: 283 (5 meno di ieri) mentre un nuovo ingresso porta a 53 i pazienti in intensiva. Sette i decessi, per un totale di 34.126 da inizio pandemia.

Covid in Lombardia: confronto 2020-2021
Covid in Lombardia: confronto 2020-2021

Numeri lontani dalle soglie drammatiche attraversate a fine ottobre scorso: il 31 ottobre 2020 la regione ha sfiorato infatti i 9mila contagi in 24 ore con un tasso di positività balzato al 19% e un impetuoso aumento dei ricoveri. 3,370 i casi giornalieri nel solo teritorio Milanese. "Oggi lo scenario è diversissimo - ha sottolineato Antonio Pesenti, direttore del dipartimento di Uoc Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano -. Un anno fa di questi tempi cercavamo disperatamente di far aprire il più ampio numero possibile di posti letto, perché nei reparti i malati crescevano, eravamo all'inizio della seconda dolorosa ondata. Oggi la situazione nelle terapie intensive lombarde è tranquilla e gestibile. Certo, abbiamo ancora reparti dedicati a Covid. Bisogna continuare a vaccinarsi, perché se ci si vaccina non si finisce in terapia intensiva".

Covid, la mappa Ecdc
Covid, la mappa Ecdc

La Lombardia è la prima regione in Italia per numero di dosi di vaccino anti Covid somministrate (15.409.081), con l'89,3% delle somministrazioni sui vaccini consegnati. La vera sfida è ora quella di consolidare i risultati raggiunti, con la Lombardia da quattro mesi in zona bianca e collocata nella fascia verde dell'Ecdc. Determinanti saranno proprio le prossime settimane, anche sul fronte delle regole. "Se si arrivasse al 90% dei vaccinati potremmo velocizzare la fine delle restrizioni. Se si vaccinassero altri due milioni di italiani spero, ad esempio, che potremo togliere l'obbligo mascherina al chiuso" ha sottolineato il virologo e direttore Anpas Fabrizio Pregliasco.