Vaccini, tasso di contagio e ricoveri: la Lombardia "bianca" alla sfida della ripresa

La regione si prepara ad affrontare una fase chiave della gestione della pandemia

Zona bianca a Milano

Zona bianca a Milano

Milano - La Lombardia, prima della classe nella campagna vaccinale, resta in zona bianca. "Anche questa settimana - ha sottolineato il governatore - i numeri sono stati positivi per quanto riguarda sia il numero di nuovi ammalati sia il numero della copertura negli ospedali e nelle rianimazioni. Quindi da questo punto di vista è una buona notizia". Ieri a fronte di 45.270 tamponi effettuati, erano 647 i nuovi positivi oggi in Lombardia, con un tasso di positività dell'1,4%, in leggera crescita rispetto all'1,3% dei giorni scorsi. Solo un nuovo ingresso in terapia intensiva, 4 invece negli altri reparti, mentre erano due i decessi. I dati non peggiorano, dunque, e la Lombardia resta 'zona bianca' sicuramente (almeno) fino a lunedì 13 settembre.

Del resto, la campagna vaccinale non ha conosciuto soste e i dati rivelati il 31 agosto scorso dal vicepresidente Letizia Moratti sono incoraggianti: "L'83% della popolazione lombarda con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino, il 75% ha completato il ciclo, l'85% ha aderito". Quella che volge al termine è stata anche la settimana dell'introduzione del Green pass. Dal primo settembre è obbligatorio esibirlo sui treni a lunga percorrenza, per esempio, o per accedere all'interno dei ristoranti. In Lombardia non si sono segnalati grandi disagi, mentre la protesta dei 'no Green pass', organizzata mercoledì davanti alla stazione di Porta Garibaldi, è stata un flop

La Lombardia arriva da un mese di agosto sostanzialmente stabile sul fronte dei contagi. Confrontando i dati di venerdì 6 agosto con quelli di venerdì 20 agosto e quelli di ieri (venerdì 3 settembre) emerge infatti un tasso di positività sostanzialmente in linea: ieri 1,4% dei tamponi processati trovati positivi, come venerdì 20 agosto. Un dato leggermente migliore di quello di due settimane prima (6 agosto), quando il tasso di positività era all'1,6%. Stesso discorso sul fronte decessi: ieri le vittime erano due, a metà agosto tre, solo uno il 6 agosto. Parlando di ricoveri in regione c'è stata nell'arco di un mese una crescita, anche se contenuta. Si è passati dai 35 ricoveri in terapia intensiva del 6 agosto (con la crescita di +1 rispetto al giorno precedente) e dai 248 ricoveri ordinari (in calo di -6) agli attuali 51 pazienti in terapia intensiva e 352 negli altri reparti. 

Determinante nel quadro lombardo il peso dei vaccini: la regione è al primo posto per dosi somministrate in assoluto (quasi 14 milioni). Utilizzato il 92,25% delle dosi assegnate alla regione.  "Sono 7,6 milioni i vaccinati in Lombardia, che rappresentano l'85% della platea di tutte le persone che possono essere vaccinate, sopra i 12 anni. Siamo tra i primi al mondo" ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione  Lombardia Letizia Moratti. Tra vaccinati lombardi, "l'88% ha ricevuto due dosi, il 99% la prima", ha detto Moratti, aggiungendo: "Siamo sicuramente la prima regione in Italia, e fra i territori europei siamo solo dopo Regno Unito, Danimarca, Israele, quindi siamo tra i primi territori nello scenario mondiale". La vicepresidente ha sottolineato che "c'è stata una risposta molto convinta". "La vaccinazione impedisce la malattia grave e la mortalita'" ha ricordato la vicepresidente e assessore al Welfare. "In Lombardia in terapia intensiva non c'è una persona vaccinata, sono solo persone non vaccinate - ha sottolineato Moratti -, questo è un elemento che può far riflettere gli indecisi".

Settembre sarà un mese determinante per capire come si muoverà la pandemia in Italia e in Lombardia. Dopo le vacanze e le giornate di ferie la regione e Milano sono alle prese con il rientro e la ripresa al 100% di molte attività. Occhi puntati sul ritorno tra i banchi e sui mezzi pubbliciDi provincia in provincia, di prefettura in prefettura, sono stati giorni di riunioni utili a definire le misure necessarie a conciliare più priorità: scongiurare assembramenti che possano facilitare la diffusione del Coronavirus e al tempo stesso garantire lezioni in presenza a tutti gli studenti nonché il proseguimento di tutte le attività: da quelle economiche a quelle ricreative passando per gli esercizi pubblici e commerciali.