Vita in condominio, ecco i 10 motivi che ci fanno litigare con i vicini di casa

Dal riscaldamento alla spazzatura, dai rumori agli animali domestici passando per gli odori molesti

Litigio (foto McPhoto/Leitner / Alamy)

Litigio (foto McPhoto/Leitner / Alamy)

Se non vivete in una casa unifamiliare,  se non siete sordi o madre natura non vi ha regalato la pazienza di Giobbe, vi sarà capitato di avere qualche problema di convivenza nel vostro condominio, piccolo e grande che sia, o di aver assistito a qualche scontro verbale se non a una vera e propria lite. Senza dimenticare episodi di follia come la sparatoria a Fidene dove sono morte tre donne, a Solaro con un uomo ammazzato,  i colpi di pistola al petto per una grigliata

“Perché si litiga? Perché il condominio è una piccola comunità in cui le persone si trovano a condividere spazi, decisioni e risorse economiche senza essersi scelte reciprocamente. Spesso qualsiasi comportamento diverso dal proprio viene percepito come intollerabile, senza se e senza ma. E dire che a volte basterebbe così poco per placare gli animi: dialogo ed empatia sono i due ingredienti necessari per comprendere quali sono le esigenze delle diverse parti e trovare insieme un compromesso”, commenta Simona Bastari, ideatrice della formula del condominio felice e amministratrice di circa 140 stabili tra le province di Roma e Ancona. 

Questi secondo l'esperta i dieci principali motivo di litigio. 

 

Riscaldamento

Da quando la guerra tra Russia e Ucraina ha tagliato la disponibilità di gas naturale e ha fatto impennare i costi, gli orari di accensione del riscaldamento centralizzato sono diventati ancora di più un tema di scontro. “C’è chi può permettersi di pagare una bolletta raddoppiata o triplicata e chi per vivere fa affidamento sull’assegno sociale; c’è chi esce di casa alle 7 del mattino e rientra alle 8 di sera e chi invece vi trascorre l’intera giornata”, sottolinea Simona Bastari. “Diventa indispensabile trovare un equilibrio tra diversi stili di vita e diverse possibilità economiche”. 

Condizionatori

Anche per via delle temperature torride favorite dai cambiamenti climatici, in Italia ormai quasi una famiglia su due dispone dell’aria condizionata in casa, arrivando a un picco di sette su dieci in Veneto (dati Istat). Se è vero che i climatizzatori cambiano in meglio la qualità della vita, è vero anche che l’installazione della loro unità esterna pone alcune problematiche, sia per l’estetica dello stabile, sia per il rumore, sia per il rilascio di acqua che può cadere ai piani inferiori lasciando fastidiose pozzanghere sui balconi.

Rumori molesti

Un altro grande classico consiste nei rumori al di sopra della normale soglia di tollerabilità; lezioni di musica, tv o radio a tutto volume, feste, porte sbattute, scarpe col tacco indossate in casa, bambini che giocano in cortile durante le ore di riposo. Tra i rumori più contestati quello dei botti di Capodanno. Una tradizione sempre più contestata, e vietata in molte città,   a causa dei suoi pericoli per l’incolumità delle persone e del disturbo che arreca agli animali domestici. Non stupisce, dunque, se in condominio sorge qualche battibecco.

Raccolta differenziata

Da quando le amministrazioni comunali hanno iniziato a comminare multe a chi esegue in modo errato la raccolta differenziata, le discussioni nei palazzi sono all’ordine del giorno. Osservati speciali, i cartoni: l’e-commerce si è diffuso in modo capillare e i locali spazzatura si sono trovati sommersi di cartoni ingombranti che molti conferiscono frettolosamente nel modo sbagliato..  

Cattivi odori

Soprattutto ora che le nostre città sono più multietniche rispetto al passato, è facile che corridoi e negli androni si riempiano di profumi/odori provenienti dalle cucine, talvolta pungenti e persistenti (è il caso di aglio, cipolla e spezie). Se poi questi odori non provengono dalle cucine domestiche ma da attività di ristorazione collocate al pian terreno, come pizzerie e kebab da asporto, non sono nemmeno un’eccezione tipica del weekend bensì una presenza costante.  Spazi comuni

In tutti i condomini prima o poi c’è qualcuno che invade le aree comuni con i propri oggetti personali (come passeggini, fioriere ingombranti, biciclette o monopattini) oppure travalica i propri diritti, per esempio occupando due posti auto anziché uno, o parcheggiando al di fuori degli spazi predefiniti.  Animali domestici

Con la pandemia da Covid-19, 3,5 milioni di italiani hanno portato a casa un amico a quattro zampe per reggere allo stress dei continui lockdown e avere un pretesto per fare due passi all’aperto (dati Coldiretti). Animali che peraltro non possono essere vietati dal regolamento condominiale: lo sancisce la riforma del 2012. Se trascurati da un padrone disattento, tuttavia, possono provocare disagio per il continuo abbaiare, oppure per le deiezioni lasciate nel giardino comune.

Episodi di maleducazione

Tovaglie o tappeti sbattuti a qualsiasi ora, bucato in evidenza nelle facciate comuni, mozziconi gettati dalle finestre, piante sui balconi annaffiate sgocciolando i piani sottostanti: queste disattenzioni, soprattutto se reiterate nel tempo, possono risultare esasperanti per i vicini. 

Lavori di manutenzione

“I lavori di manutenzione straordinaria sono sempre stati terreno di scontro; da quando è entrato in vigore il Superbonus 110%, la confusione è aumentata in modo esponenziale”, racconta Bastari. “Ci sono condòmini che insistono a tutti i costi per approfittare degli sgravi fiscali e altri che temono ritardi e sanzioni. C’è un sistema reso meno credibile dalle truffe e che potrebbe cambiare da un giorno all’altro in modo imprevedibile. Per non parlare degli inevitabili disagi legati ai lavori, tra ponteggi invasivi e rumori”.  

Pannelli fotovoltaici

"Da un lato - spiega Simona Bastari -  c’è la legge che dice che il singolo condòmino ha il diritto di installare un impianto per uso proprio sul tetto, inviando una semplice comunicazione all’amministratore. Dall’altro lato però bisogna scontrarsi con la realtà: il tetto è proprietà comune, non è illimitato e non è nemmeno esposto in ugual modo ai raggi solari in ogni sua parte. Dunque ciascuno, nell’installare il proprio pannello, non può pregiudicare il diritto dei vicini a fare altrettanto”.