Linate chiude 3 mesi: 400 lavoratori dirottati a Malpensa

Firmato l’accordo tra Sea e i sindacati in vista dei lavori al Forlanini

Rendering restyling aeroporto Linate

Rendering restyling aeroporto Linate

Malpensa (Varese), 22 giugno 2019 - È stato firmato ieri mattina l’accordo sindacale tra Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, e i sindacati in vista dell’estate calda che attende gli scali milanesi. L’accordo consentirà, infatti, di procedere senza tensioni verso la già annunciata chiusura dell’aeroporto di Linate, atteso da una ristrutturazione straordinaria che passa anche dal rifacimento della pista di decollo e di atterraggio degli aerei. Nel dettaglio, la chiusura del Forlanini è prevista dal 27 luglio al 26 ottobre 2019. In quei tre mesi quanti lavorano a Linate dovranno trasferirsi temporaneamente a Malpensa, esattamente come accadrà per i voli. Da qui la necessità di un confronto tra la stessa Sea e i sindacati. E secondo quanto comunicato ieri da questi ultimi, i lavoratori dipendenti di Sea coinvolti nello spostamento saranno circa 400 sui 700 lavoratori del bacino di Linate.

«Dalle premesse dell’accordo è chiara la portata di una trasformazione infrastrutturale che impatterà complessivamente sulla mobilità di tutta la Lombardia e in prospettiva sull’attrattività di Milano – sottolineano FiltCgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti nella nota congiunta diramata ieri –. Il bridge comporta la gestione di una situazione operativa particolarmente complessa, imputabile ad un significativo incremento del traffico sullo scalo di Malpensa rispetto all’analogo periodo del 2018 (più 41% di passeggeri, più 54% di movimenti e il trasferimento di oltre 300 attrezzature di rampa)». «Il bridge – proseguono i sindacati – costituisce un evento di rilievo assoluto nel panorama internazionale dell’aviazione commerciale e dei sistemi infrastrutturali aeroportuali, che coinvolge una pluralità di player e che richiede pertanto una attenzione peculiare da parte di tutti gli stakeholders coinvolti (vettori, handlers, retailers, enti di Stato, istituzioni, organizzazioni sindacali), per garantire la continuità del servizio di pubblica utilità negli aeroporti milanesi e l’ordinato e regolare andamento dei flussi di passeggeri».

Da qui la conclusione: «La piena collaborazione da parte di Sea, delle organizzazioni sindacali, della Rsu e dei lavoratori tutti, rappresenta un fattore abilitante del progetto bridge, in un contesto di relazioni sindacali che reciprocamente si riconosce costruttivo». Un accordo importante che definisce le regole di tutela dei lavoratori affinché l’impatto sugli utenti, il traffico privato possano essere ridotto e gli aeroporti di Sea possano mantenere gli elevati standard di qualità che rendono Milano e la Lombardia una delle zone più attive e produttive d’Europa.