Se Milano si scopre "ai tropici"

Il tema del surriscaldamento globale nell'agenda per la riorganizzazione della città

Milano 9 febbraio 2021 

LETTERA

Fa sempre più caldo, dicono. La pianura Padana è una sorta di pentola a pressione che basta niente perché accadano disastri. In questo periodo di ripensamenti, credo sia fondamentale rivedere lo sfruttamento del territorio per evitare di trovarci a fare i conti con danni irreparabili. Alessandro P.

RISPOSTA

Se a Milano fa sempre più caldo non è che altrove le cose vadano meglio. ma questa non è una consolazione, semmai una spunta a inserire un tema e un obiettivo in più nella riorganizzazione della città stessa. Il surriscaldamento ha subito un accelerazione, come emerge dai dati della Fondazione Omd - Osservatorio Meteorologico Milano Duomo che in un studio prende in esame e mette in relazione i dati 1961-1990 e 1991-2020 con la media delle massime giornaliere passata da 17,6 a 19,2 °C, e quella delle minime cresciuta soprattutto nell’ultimo decennio, arrivando a 12,4 °C tra il 2011 e il 2020 contro i 10,4 °C del periodo 1961-1990 con temperature medie che tra il 2011 e il 2020 hanno toccato i 15,8 gradi. Lo studio snocciola una serie di dati che si prestano a più di una riflessione e che fanno emergere chiara una esigenza: rimodulare le trasformazioni del tessuto urbano per evitare che le temperature crescano ulteriormente. Con problemi per tutti. ivano.costa@ilgiorno.net