Niente lavoro senza green pass: ecco quando e cosa cambia per gli over 50

Da 15 febbraio chi è senza certificato verde rafforzato resterà a casa senza stipendio ma non verrà licenziato

Non sarà obbligatorio per tutti gli italiani ma dal 15 febbraio gli over 50 per poter lavorare dovranno avere il super green pass, quello che non si ottiene con i tamponi ma dopo il vaccino o la guarigione dalla malattina. Vaccino obbligatorio anche per gli over 50 che non lavorano o sono disoccupati. Va ricordato però che per chiunque, lavoratori compresi,  utlizzzi un mezzo pubblico da lunedì 10 sarà obbligatoria la carta verde rafforzata. Insomma tra il consiglio dei ministri prima di Natale e quello  di oggi sono state posti una serie di paletti anche per i dipendenti privati. Il premier Draghi in Consiglio dei ministri, nel presentare il nuovo pacchetto di misure anti Covid, era stato chiaro: "Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite"

 

Green pass

In sostanza, le nuove norme prevedono l'obbligo di greeen pass rafforzato (che si ottiene solo con il ciclo completo di vaccinazione o con la guarigione da Covid) per tutti i lavoratori over 50, mentre si introduce l'obbligo vaccinale per i 50enni che non lavorano. L'obbligo di vaccinazione sarà valido fino al 15 giugno, l'obbligo di super green pass per i 50enni al lavoro scatterà dal 15 febbraio. Fino al 31 marzo, per poter accedere negli uffici publici, in banca, nei centri commerciali e usufruire dei servizi alla persona, sara' sufficiente il green pass semplice (che si ottiene con vaccino o tampone).  Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo. La verifica spetta a datori di lavoro.

 

Green pass
Green pass

 

Niente stipendio

 A partire dal 15 febbraio quindi i lavoratori pubblici e privati - compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati - che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire al lavoro il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro e sarà considerato "assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione. Nelle imprese, si legge nel decreto,  "dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata" il datore di lavoro "puo' sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi", rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso".  L'accesso ai luoghi di  lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro. Tutte le imprese, senza eccezione dunque sul numero complessivo di dipendenti, potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde. La sostituzione rimane di dieci giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022. Da capire se, per le professioni dove è possibile,  il datore di lavoro potrà sarà possibile concedere al dipendente non vaccinato lo mart working

 

Smart Working

Intanto è stata firmata dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, una circolare per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilita che le discipline di settore già' consentono sul ricorso allo smart working. Lo rendono noto fonti di governo. "Una grande prova di responsabilita' condivisa - continuano le stesse fonti - che vede l'intero mondo del lavoro unito per organizzare lo smart working in maniera intelligente e flessibile, nell'ambito delle regole vigenti e sulla base delle effettive necessità, coniugando la piena operatività dei servizi pubblici e delle attività  economiche con la massima sicurezza dei lavoratori e degli utenti.  " Facciamo partire tutti gli schemi di lavoro agile già presenti nelle norme, il privato utilizzerà il massimo della flessibilità per garantire sicurezza e servizi, stessa cosa farà il pubblico", ha spiegato . Lo assicura il ministro per la Pa, Renato Brunetta. "Massima flessibilità - spiega - per arginare i contagi".

Università

''Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l'estensione dell'obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti, invece, continua a valere il precedente obbligo di green pass. Da maggio abbiamo sempre lavorato, con flessibilità, per garantire il fondamentale diritto allo studio e, contestualmente, un ritorno nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche il più sicuro possibile. Questa è la strada che, anche con questa decisione e dato il contesto attuale, continuiamo a seguire'', ha sottolineato  il ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato le nuove disposizioni.