La Via Francigena torna a riempirsi di pellegrini

Dopo due anni nel segno del Covid i viandanti ripercorrono le orme di Sigerico, arcivescovo di Canterbury

Migration

SENNA LODIGIANA (Lodi)

Quasi 800 pellegrini sono transitati, nel solo 2022, all’ostello Ad Padum di Senna Lodigiana. È il punto tappa XXXIX della via Francigena e arte di un fascio di percorsi, le vie romee, che dall’Europa occidentale conducevano fino a Roma, proseguendo poi verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terrasanta, meta di pellegrini e di crociati. E proprio all’altezza del Po sennese, c’è anche il guado di Sigerico. Era infatti il 990 Dopo Cristo quando Sigerico, arcivescovo di Canterbury, compì un pellegrinaggio di 1.600 chilometri, per recarsi da papa Giovanni XV. Al ritorno, stilò un diario minuzioso delle tappe, 79, tra cui Corte Sant’Andrea.

Nell’ultimo biennio il Covid aveva praticamente interrotto il cammino lento. Ma i volontari hospitalieri non hanno mai smesso di promuovere l’ostello lodigiano e adesso lo popolano ancora cittadini di tutto il mondo. "Ottocento arrivi a inizio agosto, il turismo promette bene" commenta soddisfatto il responsabile del rifugio parrocchiale, Giovanni Favari. L’obiettivo è superare i 1000 arrivi annuali medi registrati in passato. "È un crocevia di popoli che ti insegna sempre qualcosa e che cerchiamo di accogliere al meglio, in una struttura ormai dotata di tutti i comfort". La speranza è che il trend degli arrivi - come accadeva puntualmente prima della pandemia - prosegua anche con la stagione fredda.

Paola Arensi