Italia Spagna nel ricordo di Raffaella Carrà. Minuto di silenzio o di ballo?

Dal Paese iberico piovono sui social le richieste per ricordare la star prima del match di stasera. Una storia d'amore senza frontiere. Quando il re se ne invaghì

Il tweet del premier spagnolo Pedro Sanchez che ricorda Raffaella Carrà

Il tweet del premier spagnolo Pedro Sanchez che ricorda Raffaella Carrà

Roma - Italia-Spagna non poteva cadere in un giorno più significativo. La semifinale degli Europei, questa sera alle 21 allo stadio londinese di Wembley, diventa infatti non solo una sfida calcistica di alto livello, ma anche un omaggio congiunto a Raffaella Carrà, vera e propria icona di entrambi i Paesi. E su Twitter sono in molti gli spagnoli a chiedere di ricordarla con un gesto prima della partita. “Per Spagna-Italia, in onore di Raffaella Carrà, io osserverei un minuto di ballo”, scrive lo scrittore spagnolo Emilio Tejera. “Domani bisogna osservare un minuto di silenzio alla partita Italia-Spagna. In onore di una donna che ha rafforzato i rapporti culturali fra spagnoli e italiani, che ci fatto ridere e ballare”, è un altro must sul social. Icona di due mondi, d’Italia ma anche di Spagna, dove ha inciso pezzi di successo e condotto programmi televisivi sulle reti nazionali, di lei si dice che si fosse invaghito anche l’allora re Juan Carlos. 

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Quei cinque anni in terra iberica

Quasi per uno sfizio del destino, Raffaella se ne è andata dunque proprio alla vigilia delle semifinale degli Europei di calcio che vedrà contrapporsi, per l’ennesima volta i due Paesi ai quali era profondamente legata. Se nel primo è nata e cresciuta e ha raggiunto il successo, nel secondo ha vissuto per alcuni anni tra il 1975 e il 1980 e poi di nuovo nella prima metà degli Anni 90. Diversi i programmi televisivi da lei condotti e che hanno portato il suo nome, da “Hola Raffaella“ a “A las 8 con Raffaella“, sull’emittente di Stato Tve 1, come molti sono stati molti i suoi pezzi  di culto sulle radio iberiche, da “Caliente, caliente“ a “Hay que venir al sur“. 

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I messaggi dal mondo dello spettacolo

Non a caso, la notizia del decesso della star ha campeggiato in prima pagina sui media di Madrid, da El Paìs alla catalana La Vanguardia. Il successo le valse nel 2018 un riconoscimento tra i più prestigiosi fra quelli insigniti dal regno di  Spagna, “Dama al Orden del Mérito Civil“, che le venne consegnato per conto del re Felipe VI all’ambasciata di Madrid a Roma. In attesa dunque di vedere quello che succederà prima della partita, si moltiplicano intanto di ora in ora in Spagna gli omaggi e i messaggi di cordoglio del mondo dello spettacolo. «Se n’è andata una grande, ma rimarrà viva nella memoria collettiva», dice uno dei tweet pubblicati dal profilo di Rtve, l’azienda radiotelevisiva pubblica spagnola, per la quale la Carrà ha condotto diversi programmi. 

L'anima delle feste e del karaoke

«Era la regina della televisione italiana», scrive El País. Omaggi anche dalla politica: «Simbolo musicale, presentatrice, paladina dei diritti Lgtbi», si legge sul profilo Twitter del Partito Socialista, prima forza di governo in Spagna, «oggi ci lasci la tua allegria e il tuo spirito unico». Alcune delle canzoni da lei interpretate — come “A far l’amore comincia tu“ o “Caliente, caliente“ — sono diventate molto popolari in Spagna dopo essere state lanciate in spagnolo, lingua che l’artista parlava bene e che le ha permesso di ottenere grande successo anche in America Latina. Tanto che spesso le sue canzoni risuonano ancora oggigiorno nelle discoteche spagnole.  «È stata e continuerà a essere l’anima di tutte le feste e i karaoke», è uno degli omaggi dedicatole sui social da Radio Nacional (la radio pubblica del Paese iberico). 

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L'ambasciatore al tempio Adriano

Ieri pomeriggio un applauso italo-spagnolo in suo onore  si è levato a Roma da piazza di Pietra, dove il Tempio di Adriano è tornato a illuminarsi con i colori e le immagini che ne raccontano la storia firmate da Paco Lanciano. Una inaugurazione carica di emozione per il ritorno alla normalità su cui però è calato un velo di tristezza per la morte della showgirl più famosa d’Italia. A ricordarla è stato l’ambasciatore spagnolo in Italia, Alfonso Maria Dastis Quecedo, presente insieme al sindaco di Roma, Virginia Raggi. “Oggi è venuto a mancare un altro simbolo del legame tra Italia e Spagna - ha detto l’ambasciatore - Noi la consideriamo anche la nostra Raffaella”. A lei è andato il lunghissimo applauso dei presenti.

 

Le ultime dal campo

Tornando alla sfida, sarà Emerson Palmieri a sostituire lo sfortunatissimo Leonardo Spinazzola (operato con successo per la ricostruzione del tendine d’Achille) nell’undici iniziale degli Azzurri contro la Spagna. Sarà l’unica modifica nella formazione iniziale dell’Italia rispetto alla squadra che ha eliminato il Belgio nei quarti, con la conferma di Immobile in attacco - difeso dal Ct in conferenza stampa - e Berardi e Locatelli, come sempre, pronti a subentrare a gara in corso. Proprio la possibilità di poter contare su una panchina “lunga” accomuna Mancini e Luis Enrique, anche se le scelte del tecnico asturiano, al contrario di quelle del Mancio, hanno generato non poche perplessità in Spagna. Eppure la Roja è lì, tra le magnifiche quattro, a giocarsi l’Europeo, come nel 2012, con Jordi Alba unico “superstite” di quella squadra che vinse tre trofei (un Mondiale e due Europei) in quattro anni.