Variante Delta, Israele verso il ritorno alla mascherina al chiuso

Terzo giorno di superamento di quota cento contagi e prima zona rossa da mesi: il ministero valuta di reintrodurre la mascherina

Vaccinazioni in Israele (Ansa)

Vaccinazioni in Israele (Ansa)

Tel Aviv - Israele viaggia veloce verso il ritorno delle mascherine al chiuso. Potrebbe succedere già da domenica. E' la conseguenza della diffusione nel Paese della variante Delta, che è più contagiosa e che ha causato per il terzo giorno consecutivo il superamento di quota 100 nuovi casi di contagio da Covid. E c'è di più: una città (Binyamina, vicino Haifa) tornata in zona rossa. Per questo il ministero della Salute israeliano ha annunciato che con molta probabilità consiglierà di reintrodurre l'obbligo delle mascherine al chiuso, a partire da domenica. L'obbligo era stato tolto solo pochi giorni fa. 

A parlarne con i media israeliani è stata la dirigente del dicastero, Sharon Alroy-Preis, secondo cui il provvedimento scatterà dopo una settimana di casi giornalieri superiori a 100, triste traguardo che dovrebbe essere raggiunto domenica appunto. "Siamo sempre stati pronti a questo", ha dichiarato, "abbiamo sempre detto che la pandemia non era alle nostre spalle, continuiamo a monitorare, a chiudere i confini e fare di tutto perché si possa tornare alla normalita'". Alroy-Preis ha, comunque, sottolineato che il ministero può emanare raccomandazioni, ma sarà il governo poi a decidere. La risalita dei contagi, come in altre parti del mondo, è dovuta alla diffusione della più contagiosa variante Delta, anche detta 'indiana'. Con 122 casi attivi questa mattina, Benyamina intanto è diventata la prima zona rossa in Israele dopo mesi. Il Paese era tra i primi a essere ritornato a una semi-normalità grazie a una massiccia e rapida campagna di vaccinazione. 

Quali sono i sintomi?

La variante Delta sembra dare "sintomi leggermente diversi, dai primi report. Gli americani già cominciano a scriverlo. Sembra dare più sintomi a carico dell'apparato respiratorio: raffreddore, naso che cola, mal di gola, mal di testa sembra il sintomo più comune, la febbre è il quarto" sintomo, "la tosse solo quinta e raramente questa variante sembra dare anosmia" ossia perdita di olfatto. E' il quadro tracciato dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni  Rezza, durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di Regia. 

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