Positivi Covid: verso quarantena light. Cosa può cambiare: dal tampone a durata isolamento

Nuove regole in arrivo. L'ipotesi: il test si potrebbe eseguire già dopo 48 ore senza sintomi e, in caso di esito negativo, tornare subito liberi

Roma - Sarebbero in arrivo nuove regole per allentare l'isolamento delle persone positive a Covid in Italia. Fra le ipotesi al vaglio: la possibilità in assenza di sintomi di sottoporsi al tampone di fine isolamento prima dei 7 giorni attualmente obbligatori. Il test si potrebbe quindi eseguire già dopo 48 ore senza sintomi e, in caso di esito negativo, tornare subito liberi di uscire. A quanto apprende l'Adnkronos Salute, è questo uno degli argomenti di cui si è discusso con le Regioni e, una volta definiti i punti, il prossimo passo sarebbe la predisposizione di una circolare del ministero della Salute che metta nero su bianco il nuovo corso. Sebbene sia ancora da discutere la versione finale delle nuove regole, fra le altre strade che si stanno valutando c'è anche quella di ridurre la durata massima dell'isolamento a 10-15 giorni dagli attuali 21. "Sappiamo che il ministero della Salute sta lavorando sull'argomento delle quarantene. Quando avrà completato le sue valutazioni, valuteremo a nostra volta" ha detto il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro

Verso nuove regole per isolamento positivi Covid
Verso nuove regole per isolamento positivi Covid

I numeri 

L'attenzione in questi giorni è incentrata su chi si trova in isolamento perché attualmente positivo (1.454.395 persone, stando ai dati del bollettino di ieri). Nei giorni scorsi il ministero della Salute con una nota ufficiale aveva spiegato che "come sempre si verificherà l'andamento epidemiologico e ci sarà un confronto con le Regioni" ma che per ora le regole sull'isolamento restano quelle attualmente in vigore. Superato il picco della nuova ondata estiva, però, l'esecutivo potrebbe valutare qualche modifica allo schema fino ad adesso utilizzato. E le ipotesi delineate poc'anzi si collocano proprio in questa direzione. In questo momento si starebbero valutando le evidenze scientifiche su cui basare il nuovo corso, per capire se e di quanti giorni si può ridurre l'obbligo di stare a casa. 

Verso semplificazione

Ma quando potrebbero arrivare queste novità? E quando potrebbero entrare in vigore? L'interlocuzione sarebbe costante, snodandosi attraverso incontri tecnici Regioni-ministero. L'obiettivo: capire come affrontare la situazione attuale e (soprattutto) la stagione autunnale e invernale. Ancora per qualche settimana, dicono gli esperti, bisogna stringere i denti, con una veloctà di circolazione elevata del virus anche se con un ritmo più lento e con una lieve inversione di tendenza dell'indice di trasmissibilità Rt. Ma, dicono, una semplificazione delle regole è possibile e andrà fatta, anche per affrontare i prossimi mesi. Il direttore dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi, ha spiegato che se dopo 4-5 giorni i sintomi finiscono e le persone si negativizzano in 8 giorni e "non ha senso tenerle a casa con regole vecchie".

La quarantena light

Secondo il virologo milanese Fabrizio Pregliasco prima di dare una sforbiciata al periodo di isolamento delle persone positive al Covid "dobbiamo far passare la nottata". "Stringiamo i denti e aspettiamo il calo effettivo della curva" di questa ondata estiva, "ancora 3 o 4 settimane", ha detto all'Adnkronos Salute il docente di Igiene dell'Università Statale di Milano  Poi, "passata la nottata", via libera a una quarantena 'light', ha concordato Pregliasco. "Nel momento in cui questa onda andrà a ridursi, e ormai probabilmente ci siamo - ha detto il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi - io credo che quanto prospettato abbia un senso, nell'ottica di una convivenza con questo virus" che continuerà a dar segno di sé, "e quindi di una progressione della gestione della sua circolazione".