Stop isolamento positivi Covid (asintomatici) e mascherine su mezzi: cosa può cambiare

Quali sono gli scenari per i prossimi mesi? Ecco i possibili nuovi step di rientro alla normalità. Ma tutto dipenderà dall'andamento di contagi e ospedalizzazioni e dall'eventuale arrivo di nuove varianti

Milano - Negli scorsi giorni, come sancito dalla circolare emanata dal Ministero della Salute, sono cambiate le regole per l'isolamento dei positivi al Covid, in particolare per chi è asintomatico. Non solo. E' stata anche accorciata la soglia massima di isolamento per i positivi al lungo termine. Un nuovo step del percorso (graduale) di rientro alla normalità. Ma quali sono gli scenari per i prossimi mesi? Come sempre tutto dipenderà dai dati Covid. I prossimi mesi - quelli autunnali e invernali - sono infatti storicamente i più insidiosi nella gestione della pandemia, anche perché la temperature più basse impongono una minore possibilità di attività e vita all'aperto. Non solo. L'allerta resta alta anche sulla diffusione di Centaurus (che per ora non ha "sfondato") e di eventuali nuove varianti. Cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi sul fronte delle regole? Ecco le ipotesi.

Come sono cambiate ora le regole su isolamento

Partiamo da cosa è già cambiato. La quarantena per i positivi Covid cessa dopo 5 giorni, in caso di tampone negativo e purché senza sintomi da almeno due giorni, e non più dopo 7 giorni. Mentre in caso di positività persistente si potrà interrompere comunque l'isolamento al termine del 14mo giorno, anziché gli attuali 21. Come detto lo prevede una nuova circolare del ministero della Salute dal titolo "Aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19". "Le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 - si legge nel documento - sono sottoposte alla misura dell'isolamento, con le modalità di seguito riportate:

  • Per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni, l'isolamento potrà terminare dopo 5 giorni, purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo d'isolamento.
  • In caso di positività persistente, si potrà interrompere l'isolamento al termine del 14 giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall'effettuazione del test.
  • Per i contatti stretti di caso di infezione da SARS-CoV-2 sono tuttora vigenti le precedenti indicazioni. 

Mascherina sui mezzi: verso la raccomandazione

Nuovi cambiamenti potrebbero arrivare nelle prossime settimane dal trasporto pubblico. Per ora resta infatti in vigore l'obbligo di mascherina ffp2 su metropolitana, treni, tram e bus. Ma si potrebbe passare dall'obbligo alla raccomandazione.  "Credo che dopo il 30 settembre l'obbligo della mascherina sui mezzi pubblici sia anacronistico - ha detto Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova-. Dobbiamo passare dagli obblighi alle raccomandazioni per la tutela della propria salute, i fragili che si mettono la mascherina sull'autobus o sul treno fanno bene". 

Addio all'isolamento per asintomatici? 

Dopo "l'isolamento breve" sancito dall'ultimo passaggio di norme, nuovi alleggerimenti potrebbero essere all'orizzonte, in breve-medio raggio. "La riduzione dell'isolamento per i positivi asintomatici rappresenta un nuovo importante passo verso il ritorno definitivo alla normalità - ha detto ieri il Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, esponente di Noi Moderati -. nell'ottica di una convivenza con il virus. Penso però che si debba andare oltre. Il prossimo obiettivo, e ritengo che le condizioni per realizzarlo ci siano già, sarà quello di eliminare completamente la misura dell'isolamento per tutti i soggetti positivi asintomatici, permettendo loro di uscire e magari andare anche al lavoro, prevedendo l'utilizzo della mascherina FFP2. In questo modo saremo in grado di anticipare e gestire un eventuale lockdown di fatto, causato dall'alto numero di persone positive ma senza sintomi che sono costrette a restare a casa, che provocherebbe un nuovo blocco del Paese, e in questo particolare periodo storico non possiamo proprio permettercelo".

La situazione in Italia: il report Iss 

Cala l'incidenza settimanale a livello nazionale dei contagi di Covid: secondo quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale dell'Iss e del Ministro della salute, nella settimana compresa tra il 26 agosto e il 1 settembre sono stati 243 ogni 100 mila abitanti, in discesa rispetti ai 277 ogni 100 mila abitanti registrati nella settimana precedente. Risulta inceve in lieve aumento l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici: nel periodo 10-23 agosto è stato pari a 0,81 (range 0,70-1,05), in salita rispetto alla settimana precedente. Continua a calare la pressione sugli ospedali e scende il numero dei pazienti Covid ricoverati in reparti e terapie intensive. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è infatti in calo al 2,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute all'1 settembre ) contro il 2,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 25 agosto). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 7,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute all'1 settembre) rispetto al 9,4% della settimana precedente (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 25 agosto). "La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (12% contro 13%). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% contro 45%), e in diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (40% contro 42%)". Dodici Regioni sono classificate a rischio moderato, le restanti 9 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.