Crisi IperDì e SuperDì, Regione Lombardia unita per salvare il lavoro

Tutte le forze politiche all’incontro con una delegazione di dipendenti

I dipendenti dei supermercati davanti al Pirellone

I dipendenti dei supermercati davanti al Pirellone

Milano, 16 gennaio 2019 - Il “caso SuperDì” è riuscito a coinvolgere l’intero consiglio regionale della Lombardia, avvicinando consiglieri di ogni parte politica, oltre al presidente Attilio Fontana, che ha voluto portare il saluto e l’attenzione personale a una delegazione di lavoratori presenti ieri mattina al Pirellone. Mentre in aula era in corso la seduta di consiglio regionale, all’esterno si sono radunati circa 200 ex dipendenti della catena di supermercati fondata dalla famiglia Franchini, chiusi da settembre (alcuni anche prima) e alle prese con una crisi dalla soluzione complicata, che dovrà passare per l’attesissima udienza in programma oggi al Tribunale di Monza.

Dopo la seduta di consiglio, il presidente della commissione Attività produttive, Gianmarco Senna, ha relazionato pubblicamente il presidente Fontana e l’assessore al Lavoro Melania Rizzoli sulla situazione dei 620 dipendenti Gca General Market dal futuro incerto, a cui si aggiungono quelli delle piattaforme che facevano riferimento allo stesso gruppo.

«Mi fa piacere che i consiglieri regionali – ha detto il presidente Fontana – stiano conducendo una battaglia bipartisan per cercare di tutelare l’occupazione e in particolare quella di questi lavoratori». «Questo - ha rimarcato Fontana - è il giusto modo di fare politica e di riavvicinare i cittadini alle istituzioni».

Dall’incontro di questa mattina tra dipendenti e consiglieri regionali è emersa la volontà di affiancare i lavoratori nella loro battaglia seguendo da vicino l’evolversi della situazione che vivrà una giornata cruciale proprio oggi a Monza, dove il giudice è chiamato ad esprimersi sull’operazione effettuata ad inizio dicembre da Gca General Market srl, che il giorno 2 ha sottoscritto gli accordi per la cessione di 9 punti vendita a Italmark e 5 a MaxiDì Srl (Famila) e il giorno 4 ha presentato istanza di ammissione al concordato preventivo.

Un'ammissione che è stata inizialmente concessa ma che ora potrebbe essere revocata, come ipotizzato nel decreto di fissazione dell’udienza in Tribunale. Quel che più temono i lavoratori è che si interrompa il processo di trasferimento diretto dei dipendenti nei punti vendita già acquisiti, tre dei quali sono già operativi dal 20 dicembre scorso e due dei quali avrebbero dovuto aprire la scorsa settimana. «Ho seguito con molta apprensione la crisi dei supermercati SuperDì e IperDì - ha dichiarato l’assessore Rizzoli - e spero che si giunga a una soluzione che salvaguardi i lavoratori del gruppo Gca, la maggior parte dei quali in Lombardia e vengano mantenuti inalterati i livelli occupazionali, evitando di ricorrere a ulteriori ammortizzatori sociali, misure che metterebbero in grave difficoltà la vita di centinaia di famiglie». La catena SuperDì e IperDì conta una quarantina di supermercati nelle regioni del nord Italia. Negozi che sono chiusi dall’estate lasciando i lavoratori senza stipendio.