Influenza, Rezza: "Ci aspettiamo stagione ad alta intensità, vaccinarsi"

Secondo l'epserto "quest'anno abbiamo tutte le condizioni per numeri alti perché saremo senza protezioni ma con una popolazione ampiamente suscettibile"

Influenza (Dire)

(DIRE) Roma, 1 mar. - L'influenza 2016 finora ha fatto registrare 2 milioni e 613mila casi, ma il virus sta rallentando la sua corsa. Il numero degli italiani colpiti nell'ultima settimana di rilevazione e' infatti in diminuzione: 342mila rispetto ai 366.600 del precedente monitoraggio, con un'incidenza pari a 5,7 casi per mille abitanti (nella settimana precedente era di 6,04 per mille). Anche altri indicatori correlati alla patologia sono in calo: le visite domiciliari stanno infatti diminuendo, cosi' come ricoveri ospedalieri dovuti a patologie influenzali e i giorni di malattia prescritti. È invece in leggero aumento il numero delle persone con malattie respiratorie acute: sono 199.800, pari a 3,3 casi ogni mille abitanti. "Questa stagione influenzale- dice Claudio Cricelli, presidente della Simg (Societa' italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie)- si caratterizza per la bassa intensita', inferiore a quella degli anni scorsi. E il picco e' stato superato. Ogni anno l'influenza rappresenta una sfida per l'organizzazione del sistema sanitario, che ha retto molto bene. La campagna per la vaccinazione e il lavoro dei medici, oltre a una maggiore presa di coscienza da parte dei cittadini, stanno rendendo questa epidemia stagionale priva di particolari criticita'". Nell'ultima rilevazione le regioni a maggior incidenza sono state Marche, Trentino e Piemonte (rispettivamente con 15.76, 11.78 e 9.95 casi per 1000 abitanti), quelle che hanno fatto registrare il minor numero di diagnosi sono state invece Sicilia, Molise e Sardegna. "È fondamentale- spiega Aurelio Sessa, presidente regionale Simg Lombardia e medico sentinella- non assumere antibiotici, innanzitutto perche' sono inattivi sui virus, non solo influenzali ma anche respiratori. Inoltre un uso indiscriminato rende questi farmaci inefficaci, aumentando il rischio di resistenze nei loro confronti da parte dei batteri. È compito del medico giudicare se l'influenza puo' essersi complicata a tal punto da intraprendere una terapia con antibiotici. Nel 15-20% dei casi si verifica cioe' un decorso della malattia piu' lungo del previsto che corrisponde a 4-5 giorni. Le complicanze nei bambini sono rappresentate soprattutto da otiti acute, mentre negli adulti da sinusiti e bronchiti. Per i piu' piccoli e gli anziani l'evento piu' pericoloso e temibile e' la polmonite". (Cds/ Dire) 12:16 01-03-1

Milano, 13 settembre 2022 - Estate quasi terminata e autunno ormai alle porte. Arriveranno freddo, pioggia e la classica influenza di stagione. "Il momento è molto delicato. Ci aspettiamo una stagione influenzale ad alta intensità", ha detto Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute. "Quest'anno - ha spiegato- abbiamo tutte le condizioni per numeri alti perché saremo senza protezioni, come mascherine e distanziamento, ma con una popolazione ampiamente suscettibile perché il virus influenzale ha circolato poco nei due anni precedenti. Quindi è importante vaccinarsi". 

Una "stagione impegnativa" anche secondo Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene presso l'Università Cattolica di Roma e consigliere del Ministro Speranza per l'emergenza Covid, che ha analizzato i dati che arrivano dall'altro emisfero, in Australia, dove il virus ha già iniziato a circolare. "Per questo, è importantissimo, in autunno, fare la vaccinazione contro l'influenza, oltre al richiamo contro il Covid", ha raccomandato l'esperto, a margine del convegno 'La gestione del paziente fragile nella nuova stagione vaccinale autunnale. "I due vaccini - ha aggiunto - possono esser co-somministrati, ovvero si possono somministrare le due dosi nella stessa sessione su braccia diverse, è importantissimo difendersi subito con i vaccini immediatamente disponibili. Questo è particolarmente importante per pazienti fragili per età, fragili per patologia o fragili per professione". 

"Valore co-somministrazione Covid e influenza"

 "Lo scorso anno tutti sono corsi a vaccinarsi contro il Covid e all'influenza non ha pensato nessuno", ha detto Rezza che spera vengano "tenute alte le protezioni contro entrambe". Da questo punto di vista, "la co-somministrazione dei due vaccini è un valore da prendere in considerazione, perché riduce le sedute vaccinali e favorisce sia il vaccinando che il sistema". Tuttavia, "non è l'unica strada, alcuni possono avere remore", ha aggiuntol'esperto, intervenendo a Roma al convegno "La gestione del paziente fragile nella nuova stagione vaccinale autunnale".

"Nuovo piano vaccinale"

Rezza ha inoltre parlato di "un nuovo piano vaccinale dell'influenza". "Mancano due giorni lavorativi. I miei collaboratori devono ristilare la versione definitiva. Le elezioni sono alle porte, il ministro della Salute sta per terminare il mandato e, prima di andare via, firmerà i vari piani che sono in dirittura d'arrivo, incluso quello per la prevenzione vaccinale e quello contro antibioticoresistenza", ha concluso Rezza.