Influenza australiana: Natale e Capodanno in piena epidemia. Quando il picco?

Pregliasco: stagione da record, colpirà 10 milioni di italiani. Oltre alla Lombardia l'incidenza ha superato la soglia di massima intensità in altre sei regioni

Milano - L'influenza australiana 2022-2023 corre veloce lungo una curva che vola alto, molto sopra rispetto a quelle di tutte le precedenti monitorate finora dai medici sentinella della rete di sorveglianza InfluNet dell'Istituto superiore di sanità. Una "stagione sicuramente florida, da record", che costringe gli esperti a correggere al rialzo le previsioni iniziali: se in principio le stime parlavano di un bilancio finale pari a 6-7 milioni di italiani colpiti, adesso "possiamo attendercene almeno 10 milioni, ma potrebbero essere di più in funzione dell'andamento meteorologico - spiega all'Adnkronos Salute il virologo dell'Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco - ossia se l'inverno sarà freddo e le temperature si manterranno basse per più tempo. E' infatti un classico dell'influenza avere una maggiore possibilità di diffusione in condizioni di freddo intenso e prolungato", ricorda il docente di igiene UniMi. 

Influenza (Rapporto InfluNet)
Influenza (Rapporto InfluNet)

Da tre a sette regioni con incidenza molto alta

Stando al bollettino settimanale Influnet dell'Istituto Superiore di Sanità, relativo al periodo 28 novembre-4 dicembre c'è una forte crescita di contagi anche nell'ultima settimana e un livello di incidenza, pari a 16,0 casi per mille assistiti (13,1 nella settimana precedente) che ha superato la soglia di intensità alta. Sono oltre 3,5 milioni gli italiani già colpiti, 942mila solo nell'ultima settimana (770mila nei sette giorni precedenti). Aumenta l'incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatriche e in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l'incidenza è pari a 50,2 casi per mille assistiti. (41,2 nella settimana precedente). Nella fascia di età 5-14 anni l'incidenza è pari a 29,29, nella fascia 15-64 anni a 13,16 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,44 casi per mille assistiti. In sette Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo) l'incidenza ha superato la soglia di massima intensità. 

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Feste in piena epidemia

"Quest'anno l'influenza è ancora più pesante di quanto si pensasse - sottolinea il direttore sanitario dell'Irccs Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio del capoluogo lombardo - Siamo in una fase crescente che continuerà. Probabilmente il picco cadrà in gennaio, scavallando le festività" e lasciando quindi immaginare un Natale e un Capodanno in piena epidemia, conferma lo specialista che ha più volte evidenziato l'importanza di fare prevenzione con il vaccino (In Lombardia vaccino gratis per tutti: cosa sapere) e con le misure di protezione individuale insegnate da Covid-19: igiene delle mani e occhio agli assembramenti, tenendo la mascherina a portata di mano per indossarla nelle situazioni più a rischio, soprattutto nel caso o in presenza di persone fragili.  

Vaccino: quanto è efficace contro influenza?

"L'efficacia del vaccino anti-influenza è confermata: come per il vaccino anti-Covid, l'azione più importante riguarda sicuramente la possibilità di evitare le complicanze e le manifestazioni più gravi della malattia, con una capacità protettiva dell'80% circa. Ma il vaccino antinfluenzale permette anche di evitare l'infezione, con un'efficacia che varia dal 50% al 70% da un anno all'altro e che dipende anche dalla tipologia di vaccino" ha aggiunto Pregliasco. "C'è da dire - sottolinea l'esperto - che quest'anno il vaccino contro l'influenza dovrebbe coprire particolarmente bene, perché la composizione vaccinale prevede proprio i virus che effettivamente stanno circolando, in primis il virus Darwin australiano, ma anche un virus 'austriaco' che fa da co-primario in questa fase epidemica. E' importante evidenziare che esistono vaccini antinfluenzali di tipo diverso - ricorda Pregliasco - In particolare, per i soggetti anziani e fragili ci sono i vaccini cosiddetti adiuvati e il vaccino ad alto dosaggio, che servono appunto per le persone immunodepresse o di età più avanzata".