Influenza, medici: "Già a livelli allarmanti, picco a Natale. La mascherina serve ancora"

Numerosi gli italiani a letto con febbre, tosse, raffreddore e mal di gola. La campagna vaccinale procede a rilento

Milano, 23 novembre 2022 - Non solo Covid. L'arrivo dell'autunno ha portato la classica influenza stagionale. Ed ecco che tantissimi italiani sono già a letto con febbre alta, tosse, raffreddore e mal di gola. Nonostante siamo ancora a novembre, i dati corrono infatti già molto veloce  e vedono un tasso di incidenza che in genere si riscontra a gennaio. In tutto questo, la campagna vaccinale procede molto a rilento. 

"Allarme influenza"

"I dati in queste prime settimane di novembre indicano un tasso di incidenza già a 6,6 per mille abitanti, con picchi del 19,6 per mille nella popolazione pediatrica da 0 a 5 anni, che è quella che fa da principale fonte di diffusione dell'infezione in famiglia", ha evidenziato Paolo Bonanni, componente del gruppo 'Vaccini e Politiche Vaccinali' della Società italiana di Igiene (Siti). Bonanni, che ha partecipato a una sessione del congresso della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), ha aggiunto: "Questo è comunque un motivo di allarme, e rappresenta un invito a procedere con le vaccinazioni quanto prima. In questa prima fase abbiamo riscontrato una lentezza nelle adesioni. Eppure le previsioni per l’influenza non lasciano ben sperare: non solo la curva epidemica ha già iniziato a salire in maniera importante, ma a causa della limitata circolazione negli ultimi due anni la diffusione potrebbe essere superiore rispetto agli anni pre-pandemici, mentre l’abbandono delle misure di distanziamento potrebbe favorire la diffusione di tutte le infezioni alle vie respiratorie, come influenza, Covid-19, virus respiratorio sinciziale", ha concluso.

"Un'epidemia impegnativa"

Per Alessandro Rossi, responsabile Area Malattie Infettive Simg, "i  primi segnali ci portano a supporre con ragionevolezza che sarà un'epidemia impegnativa: i numeri attuali infatti mostrano che siamo già sul livello della fase avanzata dell'epidemia influenzale dello scorso anno". E, vista la situazione "dobbiamo pertanto impegnarci a proteggere la popolazione fragile estendendo la campagna vaccinale, rivolgendoci soprattutto a over 65, a chi è affetto da co-morbosità e ai soggetti immunocompromessi, che possono avere conseguenze su ospedalizzazioni e decessi. Dobbiamo impegnarci da adesso alle prossime settimane, cogliendo anche l’occasione per proporre le cosomministrazioni: il vaccino antinfluenzale, infatti, può fare da driver per la dose booster contro Covid-19 per altre coperture contro infezioni virali o batteriche dalle gravi conseguenze come pneumococco o Herpes Zoster, che rappresentano una minaccia per popolazione fragile".

"Picco a Natale"

"Guardando la curva dell'epidemia di influenza, in queste prime settimane, a partire dall'avvio sprint con casi 5 volte superiori a quelli registrati nelle stagioni pre-Covid, è probabile che quest'anno avremo un picco in anticipo, intorno alle feste di Natale, mentre di solito la punta più alta dei contagi non si aveva prima di fine anno". E' la previsione del segretario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti.

"La mascherina serve ancora"

L'esperto ha inoltre invitato usare le precauzioni che abbiamo imparato a conoscere con il Covid: "La mascherina serve ancora, così come il lavaggio delle mani, la cautela nei luoghi pubblici. Sono i presidi principali contro l'infezione".  "Quest'anno, dunque, - ribadisce - il picco influenzale potrebbe arrivare insieme al Natale o poco prima". Per prepararsi alle feste natalizie e “salvarle”, "conviene che in questa fase si sia particolarmente attenti alle norme igienico-sanitarie che abbiamo rispettato negli ultimi anni". 

"Vaccino? Si sta recuperando"

Scotti ha anche parlato della situazione vaccino antinfluenzale: "Questa settimana abbiamo registrato, nei nostri studi, un record di richieste". A fare da 'propulsore', "l'aumento dei casi, che in 7 giorni sono cresciuti quasi del 50%, e l'abbassamento delle temperature".  Il prolungamento dell'estate, "fino a pochissime settimane fa, ha 'distratto' un po' gli assistiti dalla vaccinazione, ma ora sti sta recuperando. Solo questo pomeriggio, nel mio studio, farò oltre 30 vaccinazioni, che rappresenta un record per il mio ambulatorio. Questi numeri fanno ben sperare che quest'anno ci sia una buona copertura vaccinale".