Incidenti sul lavoro: operaio schiacciato dal camion a Verona, altri due precipitati

Sete casi in 24 ore, tredici in due giorni: la strage continua ma il sindacato invoca un intervento deciso del governo sulla sicurezza e i controlli

Il cantiere edile dove è precipitato l'operaio a Roma

Il cantiere edile dove è precipitato l'operaio a Roma

Verona - La strage non si ferma. Ennesimo incidente sul lavoro, il quinto in 24 ore, l'undicesimo in due giorni. Nella serata di mercoledi' un uomo e' stato schiacciato da un camion a Colonia Veneta, in provincia di Verona. L'uomo e' deceduto per il grave trauma da schiacciamento. Indagano i carabinieri. Un altro grave incidente sul lavoro è avvenuto ieri mattina alle 10.40 a Roma, in via dell'Assunzione, nel quartiere di Primavalle, dove un operaio di 57 anni, mentre stava applicando la guaina in una palazzina di due piani, e' precipitato a terra. L'uomo si e' fratturato diverse vertebre e ha subito un trauma polmonare. Trasportato al Policlinico Agostino Gemelli e' stato refertato con 40 giorni di prognosi. Sul posto i poliziotti del commissariato Prati e i colleghi di Primavalle che indagano sui fatti. 

Nel primo pomeriggio un 56enne e' morto in seguito ad un infortunio sul lavoro avvenuto a Borzano di Albinea, nel Reggiano. Qui un operaio edile e' caduto da un'impalcatura allestita per la manutenzione del tetto di una casa, compiendo un volo di 10 metri. I sanitari del 118 giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che accertare il decesso dell'uomo. Sull'esatta dinamica dei fatti sono in corso gli accertamenti da parte dei Carabinieri e dei tecnici della Medicina del Lavoro dell'Ausl. Ieri a Roma un operaio edile, che lavorava nel complesso 'Torri dell'Eur', è deceduto dopo essere precipitato dall'11esimo piano.

"E' positivo che il premier Draghi abbia confermato la necessita' di assumere con urgenza i provvedimenti che abbiamo condiviso sulla sicurezza del lavoro, mettendo in campo, se necessario, anche un decreto legge". E' quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. "Vanno aumentati i controlli, assumendo nuovi ispettori e medici del lavoro. Le migliaia di assunzioni programmate da tempo oltre ad essere largamente insufficienti. Bisogna migliorare il coordinamento tra i vari soggetti della 'filiera' sicurezza: Governo, Regioni, Asl, Inl, Inail, Inps devono saper parlare un'unica lingua, incrociare i dati, monitorare le specificita' dei territori, far nascere una banca dati nazionale. Abbiamo bisogno di sanzioni severe, di piu' controlli, di piu' ispezioni e prevedere anche la sospensione delle attivita' economiche in presenza di gravi violazioni. Abbiamo chiesto da tempo l'adozione di una 'patente a punti' da collegare all'applicazione reale dei contratti, ai criteri di accesso alle provvidenze pubbliche ed alle gare d'appalto", aggiunge.