Zurigo, bus si schianta in autostrada: muore cuoca di Mozzate. "Andava a trovare il papà"

La 37enne abitava nel Comasco e aveva un figlio di nove anni

I rottami dell'autobus e, nel riquadro, la vittima

I rottami dell'autobus e, nel riquadro, la vittima

Como, 17 dicembre 2018 - Era partita da casa sua a Mozzate per andare a fare visita al padre in Germania. Ma Nicoletta Nardoni, 37 anni, quel viaggio non lo ha mai portato a termine: è morta nell’incidente avvenuto sabato notte alle porte di Zurigo, dove si è schiantato un pullman italiano partner della società tedesca Flixbus, partito da Genova e diretto a Dusseldorf.

Il veicolo stava percorrendo l’autostrada svizzera A3, quando ha sbandato e si è scontrato contro un muro. Altre 43 persone sono rimaste ferite, tre delle quali in modo grave, compresi i due autisti genovesi, ma da quel mezzo pesante accartocciato, solo lei è stata estratta senza vita. Originaria di Saronno, viveva a Mozzate e lavorava come cuoca allo Chef Express di una stazione ferroviaria. Era sposata e aveva un figlio di 9 anni, che era rimasto a casa. Solo lei era partita per andare a far visita al padre, anche lui cuoco, che da tempo vive in Germania, Stoccarda.

Stava viaggiando in pullman, assieme ad altre 50 persone, su un’autostrada su cui si era abbattuta una violenta nevicata, che aveva ghiacciato il fondo stradale. Alla guida c’erano due autisti che si davano il cambio lungo quel viaggio che sarebbe durato oltre sedici ore, entrambi rimasti feriti in modo grave. Il mezzo montava regolarmente gomme da neve, e nell’immediatezza non è stato accertato nulla di irregolare: l’incidente è avvenuto alle 4.15 della notte tra sabato e domenica, mentre tutti dormivano, quando il Flixbus ha sbandato, forse trovandosi all’improvviso su una lastra di ghiaccio, ed è finito contro uno dei muri laterali che fanno da barriera di protezione all’A3. Molti passeggeri sono rimasti incastrati nelle lamiere, soprattutto nella parte anteriore, quella che ha sbattuto contro il muro e che ha subito maggiori danni, con la cabina di guida distrutta. Lo stesso punto in cui viaggiava Nicoletta Nardoni, l’unica per cui i soccorritori non hanno potuto fare nulla. I carabinieri, su richiesta della polizia cantonale, hanno avvisato i familiari della donna, non appena la sua identificazione è stata certa.