Inchiesta camici per Covid, nuovi elementi: Regione sapeva del conflitto di interessi

Nel fascicolo sarebbero entrate ulteriori prove, a conferma dell'ipotesi accusatoria

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 11 luglio 2020 - Nuovi spunti ritenuti interessanti a sostegno dell'ipotesi della Procura e del fatto che non erano in pochi in Regione a sapere del conflitto di interessi legato alla fornitura di camici e altri dispositivi di protezione per oltre mezzo milione di euro da parte di Dama Spa, l'azienda di cui è titolare Andrea Dini, il cognato del governatore Attilio Fontana sono emersi in queste ore dai documenti raccolti nell'inchiesta della Procura di Milano.

Si tratta di documenti che non lascerebbero dubbi sul fatto che quell'ordine diretto di materiale a Dama Spa, sia stato tramutato in corso d'opera in donazione e rappresenterebbero una conferma che, negli ambienti regionali, erano in tanti a sapere che l'azienda è della famiglia del presidente lombardo e che quindi quella commessa era inopportuna. Secondo l'indagine, la documentazione che il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza ha acquisito in questi giorni e che man mano sta trasmettendo ai pm Luigi Furno, Paolo Filippini e Carlo Scalas, e all'aggiunto Maurizio Romanelli, da un primo esame consentirebbe di aggiungere tasselli in più alla ricostruzione degli inquirenti e degli investigatori.

Nel fascicolo sarebbero entrate ulteriori prove, sempre a riscontro dell'ipotesi accusatoria, che Dini, avrebbe  tentato di vendere i 25mila euro non consegnati a Regione come donazione. Inoltre agli atti ci sono la registrazione integrale del servizio giornalistico di Report da cui è nato il caso giudiziario. La vicenda sarebbe stata rivelata, si è saputo in ambienti vicino al dossier, da una persona insospettabile.

 Nell'inchiesta Filippo Bongiovanni, il dg di Aria che ieri ha lasciato l'incarico, e Dini sono indagati per turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Dai primi giorni di settimana prossima, lunedì e martedì, riprenderanno le audizioni di tecnici e di altri testimoni. Uno dei punti che si vuole chiarire, in quanto ci sono elementi che lo farebbero ipotizzare, è se Fontana abbia avuto o meno un ruolo attivo nella vicenda. Il governatore ha sempre dichiarato di non aver mai saputo nulla dell'ordine di camici.