Cassano d'Adda, 15 famiglie evacuate nella notte per un principio d'incendio / FOTO

Le fiamme si sono sviluppate nelle cantine, pià volte segnalate per lo stato di degrado in cui versano

L'incendio nella palazzina di Cassano d'Adda

L'incendio nella palazzina di Cassano d'Adda

Cassano d'Adda (Milano) 15 settembre 2019 - Paura nella notte per un prinicpio d'incendio a Cassano d'Adda, 15 famiglie allontanate dalla proprie abitazioni per consentire ai vigili del fuoco di mettere in sicurezza la zona del cortile al civico 30 di via Verdi. Quattro le squadre dei pompieri impegnate nella notte giunte con autoscala e autobotti da Treviglio, Gorgonzola, Dalmine e Monza. I pompieri hanno spento il fuoco sul nascere evitando così di provocare danni maggiori; molti i disagi causati dal fumo ma alla fine, fortunatamente, non si contano feriti.

Alle quattro del mattino tutte le famiglie evacuate fra cui bambini, anziani e persone diversamente abili, hanno potuto fare rientro nelle loro abitazioni. Secondo le testimonianze raccolte sul posto, la scintilla che ha dato inizio alle fiamme è partita dalle cantine più volte segnalate al Comune come degrado assoluto e luogo di ritrovo per chi fa uso di droga. I testimoni raccontano che qualcuno presente in quelle cantine pare abbia provocato, involontariamente, quell’inizio d’incendio subito domato grazie all’immediato intervento degli uomini del 115. Dalle abitazioni del cortile viene notato il fumo provenire dalle cantine è scatta subito l’allarme. La vicenda è al vaglio dei carabinieri del comando di Cassano d’Adda.

Monta la polemica sugli estintori, testimoni affermano che erano irraggiungibili a causa degli oggetti ingombranti che ne impedivano la presa e qualcuno ha comunque commentato che erano praticamente inutilizzabili perché scarichi da tempo. “ Ci fanno pagare la manutenzione delgli estintori ma nessuno viene a controllarli”, hanno sostenuto i residenti. Non mancano le accuse al comune sul degrado di quelle cantine “ Abbiamo più volte segnalato la situazione di quelle cantine luogo, fra l’altro, d’incontro di chi fa uso di stupefacenti ma il comune fa orecchie da mercante. Questa è una via dimenticata dalle istituzioni pur essendo nel centro della città”. E’ questo l’amaro sfogo di chi abita al civico 30 di via Verdi.