Impianti di sci: riapertura il 18 gennaio. Ma la Lombardia rischia una (nuova) beffa

Firmata l'ordinanza che fissa la data di partenza della stagione turistica invernale. Ma solo per le regioni gialle

Una pista da sci

Una pista da sci

Milano, 2 gennaio 2021 - Gli sciatori lombardi possono esultare: il 18 gennaio potranno rimettere scarponi, tuta e sci e ritornare a sciare in assoluta sicurezza. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti apposto oggi la firma sull’ordinanza che ha fissato a lunedì 18 gennaio la riapertura degli impianti sciistici, chiusi dallo scorso marzo o, meglio, aperti solo per permettere agli agonisti di allenarsi o di poter partecipare a gare di carattere nazionale o internazionale.

Il testo dell'ordinanza

Da Livigno a Bormio, da Valdidentro all’Aprica, dalla Valmalenco alla Valchiavenna, dal comprensorio di Pontedilegno-Tonale a Foppolo e Montecampione. Tutti i gestori potranno aprire gli impianti e dare il via ad una stagione corta ma intensa. Ora manca solo l’ultimo ok da parte del Comitato Tecnico Scientifico sul nuovo documento stilato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e poi gli appassionati di sci alpino potranno scatenarsi in pista. Ovviamente questa è una notizia importantissima anche per i gestori degli impianti, per i proprietari e i gestori di alberghi e ristoranti delle località turistiche, i maestri di sci e per le tante, tantissime, persone che lavorano nel cosiddetto indotto.

"Il Governo ha finalmente ascoltato le Regioni e le Province autonome: siamo soddisfatti della decisione del ministro Speranza". Lo sostengono, in un comunicato congiunto, l'assessore allo Sport e giovani della Regione Lombardia Martina Cambiaghi che, presente a Bormio il 29 dicembre per le gare di Coppa del Mondo, aveva esortato il Governo ad una risposta certa, e gli assessori con delega allo sci delle Regioni e Province autonome dell'arco alpino oltre che della Regione Abruzzo. “Oltre all’approvazione del protocollo - per cui aspettiamo la definitiva validazione del Cts - avevamo chiesto una data certa per permettere all'intero mondo della montagna invernale di prepararsi a dovere. Grazie al lavoro di squadra delle Regioni e delle Province autonome iniziato in Commissione Turismo - concludono - abbiamo finalmente una data di apertura credibile e seria: il 18 gennaio. Ora si può finalmente ripartire in sicurezza”.

Gli impianti potranno riaprire ma cabinovie e funivie avranno una capienza del 50%, cosi come le seggiovie con copertura. Seggiovie senza la copertura e ski lift, invece, potranno operare a pieno carico. Tutti dovranno salire su seggiovie, cabinovie e funivie con la mascherina indossata. Le società impianti dovranno anche evitare che si formino code e quindi assembramenti. Ma c’è un grosso punto interrogativo sulla riapertura degli impianti. La condizione sine qua non per la riapertura è che la località interessata faccia parte di una regione a zona gialla. Nelle regioni rosse e arancioni non sarà possibile aprire gli impianti. Per ora la Lombardia, come del resto le altre regioni, il 7 gennaio dovrebbe ritornare in zona gialla e quindi sarebbe idonea, diciamo così, ad aprire gli impianti il 18. Ma con l’Rt in crescita e assai ballerino, se la regione dovesse ritornare arancione, allora la riapertura degli impianti subirebbe un nuovo rinvio. Un’ipotesi per nulla campata per aria anche se nell’ambiente, per ora, capeggia un certo ottimismo. C’è voglia di sci e il 18 gennaio è ormai dietro l’angolo…