Zona bianca e green pass per viaggiare anche fuori dall'Europa: così riparte l'Italia

Da oggi tre regioni gialle promosse, dal 14 giugno la Lombardia e dal 21 tutto lo Stivale. Il ministro Speranza: passaporto digitale valido anche per Paesi extra Ue

Il ministro Roberto Speranza

Il ministro Roberto Speranza

Roma  - Il passaporto vaccinale? «Proporrò che il green pass sia utilizzato con Paesi che non siano solo europei ma anche extra Ue come il Giappone, gli Stati Uniti o il Canada». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza ieri sera da Fabio Fazio su Rai3. «Farò la proposta nel corso della riunione dei ministri della Salute che si terrà prossimamente e se e troveremo il modo di condividere questo strumento possiamo aiutare la mobilità». Il green pass - ha concluso il ministro - sarà digitale con un codice sul telefonino anche se ora c’è già quello cartaceo che certifica l’avvenuta vaccinazione.

Avanti con la mascherina

Ma non è tutto. Pur nell’ottimismo confortato dai dati, per Speranza la mascherina andrà tenuta ancora per un tempo più lungo “nei luoghi al chiuso“, mentre, aggiunge “spero di poterla superare in tempi più brevi all‘aperto, ma la mascherina non è un prezzo enorme, possiamo permetterci di avere una cauzione in più, non dobbiamo avere fretta. In fondo è anche grazie all‘uso della mascherina che “nel nostro paese l‘influenza non c‘è stata“.

Il richiamo in villeggiatura

Il ministro risponde poi alle tante richieste di poetr effettuare il richiamo vaccinale nei luoghi di villeggiatura. “Stiamo lavorando con le Regioni per trovare le soluzioni adeguate e per favorire la massima flessibilità. Con sincerità non mi sembra il problema più grande che abbiamo. C‘è la possibilità di gestire il problema il più serenamente possibile. Quello che io e il commissario Figliuolo pretendiamo - ha poi proseguito il ministro - è che ci sia una centrale unica nazionale che possa avere il controllo di tutti i dati. Oggi questo avviene e deve continuare ad avvenire“.

L'iter verso la zona bianca

Intanto l’Italia viaggia spedita verso la zona bianca, che dovrebbe scattare per tutti il 21 giugno, con l’inizio dell’estate, e una settimana prima, il 14, in lombardia. L’ultima analisi della cabina di regia è chiara: l’indice di diffusione del contagio - l’Rt - è a 0,72, in calo rispetto alla settimana scorsa. E soprattutto, dopo mesi l’incidenza è finalmente sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti (a quota 47): ciò significa che i sistemi sanitari sono in grado di effettuare un tracciamento efficiente dei casi e dei loro contatti, contenendo così il diffondersi del virus. 

Le regioni apripista

Uno scenario che, già oggi consentirà a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna di passare nell’area di minor rischio. Il ministro Speranza ha firmato le ordinanze e nelle tre regioni non ci sarà più il coprifuoco e potranno riaprire tutte le attività la cui ripartenza era prevista tra l’1 giugno e l’1 luglio: ristoranti e bar al chiuso, matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, competizioni sportive al chiuso. Per quanto riguarda le discoteche, i gestori saranno autorizzati solo per i servizi di bar e ristorante, ma non sarà possibile ballare in pista.

Le altre e la Lombardia

Dal 7 giugno tocca ad Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che sono alla seconda settimana consecutiva con dati da bianca, mentre dal 14 giugno toccherà a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e alla provincia di Trento che in questa settimana hanno per la prima volta un’incidenza sotto o uguale a 50 casi ogni 100mila abitanti. In giallo al 14 giugno resteranno dunque solo 7 regioni - Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana e Valle d’Aosta - e la provincia di Bolzano. Ma se il calo del virus continuerà ai ritmi delle ultime tre settimane, dal prossimo monitoraggio anche queste avranno dati da zona bianca e, dunque, passeranno in zona bianca dal 21 giugno. Un giorno, il primo dell’estate, che potrebbe essere anche quello buono per dire addio alla mascherina all’aperto. Una data certa ancora non c’è, ma gli esperti hanno ribadito più volte che con l’arrivo della stagione più calda è ipotizzabile accantonarne l’utilizzo.

Discoteche e cerimonie

Più complessa la riapertura delle discoteche: il 12 giugno test a Milano e Gallipoli. Biglietti solo col tampone. Quanto alle cerimonie, serve il green pass nelle zone gialle e anche in quelle bianche gli ospiti di matrimoni, battesimi e comunioni dovranno esibire il green pass, vale a dire il documento di vaccinazione (con entrambe le dosi), il certificato di guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, come previsto dal decreto del 18 maggio. 

I dispositivi di igienizzazione

Previsto poi che siano messi a disposizioni degli ospiti dei prodotti per l’igienizzazione delle mani, che vengano areati il più possibile i locali e che vengano privilegiati laddove possibile gli spazi esterni. Per quanto riguarda la ristorazione, salta il limite di massimo di 4 persone sedute a mangiare, viene confermato il metro di distanza tra i tavoli e l’utilizzo della mascherina ogni qualvolta che ci si alza. Le nuove linee guida, inoltre, prevedono la possibilità di utilizzare le docce in piscine, centri termali e palestre: dovrà essere garantita una distanza di 2 metri, adeguata sanificazione e areazione.

Il ponte del 2 giugno

Saranno quasi 9 milioni secondo Federalberghi gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze, dormendo almeno una notte fuori casa. La quasi totalità, pari al 99,3%, rimarrà in Italia. Di questi, il 69,6% si muoverà all’interno della regione di residenza, il 22,5% si sposterà in qualche regione vicina, il 5,5% invece farà un viaggio più lungo. “Per quanto si tratti di un valore inferiore rispetto agli exploit dell’era pre-Covid, in questo momento e dopo un anno come il 2020 vissuto in totale oscurità, sembra di poter gridare al miracolo”, dice il presidente Bernabò Bocca.