Green pass, zone, quarantena e Novavax: dopo picco Omicron in arrivo un febbraio chiave

Settimane importanti per la gestione della pandemia in Italia: come potrebbero cambiare le regole

Emergenza Covid a Milano

Emergenza Covid a Milano

Milano, 26 gennaio 2022  - Febbraio si annuncia un mese chiave nella gestione della pandemia in Italia. In attesa di capire se si andrà (e quanto velocemente) verso un calo della curva epidemiologica, per le prossime settimane sono in vista alcune importanti novità. La Gran Bretagna ha annunciato l’abolizione delle restrizioni del cosiddetto “Plan B” e la volontà di elaborare una strategia per la primavera improntata alla “convivenza col virus”. L’Italia sta valutando di intervenire su importanti strumenti della lotta lotta al Covid: dal green pass a sistema a zone passando per le quarantene scolastiche. E non solo. Intorno a metà febbraio è previsto anche l’arrivo in Italia del vaccino Novavax, un’ulteriore arma contro il coronavirus. Senza contare che dal prossimo mese scatteranno nuove importanti norme, basti pensare all’obbligo di super green pass per gli over 50. Su tutto pende la spada di Damocle dei dati. Ogni modifica (che sia un allentamento o un inasprimento delle misure) passerà dal confronto con l’andamento della pandemia nel Paese. 

I dati del bollettino Covid del 26 gennaio

Contagi e ricoveri: le previsioni

La tendenza generale sembra essere quella di una progressiva riduzione dei casi, che potrebbe proseguire per tutto febbraio fino all'esaurimento di questa quarta ondata in marzo, come indicano le analisi di Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica dell'Università di Milano. Si tratta di una discesa a più velocità: come sì è osservato molte volte dall'inizio della pandemia, il calo dei ricoveri segue con alcuni giorni di ritardo quello dei casi positivi e quello dei decessi ha 15-20 giorni di ritardo rispetto ai ricoveri. È presto, però, per abbassare la guardia: “anche se vediamo la fine di questa ondata e se in marzo i casi potranno essere pochi, non dimentichiamo - dice La Vecchia - che attualmente i contagi sono ancora tanti e che, con il 15% di tamponi positivi, contagiarsi è facile: occorre fare attenzione ancora per settimane”. 

Cosa può cambiare: green pass, zone e quarantena

Cosa potrebbe cambiare nelle prossime settimane? All’orizzonte ci sarebbe il superamento del sistema a colori che ormai da un anno e mezzo scandisce la vita (e le regole a cui attenersi) degli italiani. A chiedere il cambio di passo sono state le Regioni. A due anni dall'inizio dell'emergenza Covid è “corretto” ragionare, “con buonsenso” sulla possibilità di “aggiornare e semplificare le misure, anche in considerazione degli ottimi risultati raggiunti grazie alla campagna vaccinale” ha scritto oggi il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini su Facebook dopo un incontro con il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. I cambiamenti dovranno essere sanciti da un decreto, dopo un dibattito politico che difficilmente potrebbe scattare prima della prossima settimana. Altro tema caldo è quello del nuovo modo di calcolare i ricoveri, differenziando cioè i positivi al Covid che si trovano in ospedale per altre motivazioni. Per quanto concerne il green pass: al momento l’ipotesi prevalente è quindi quella di eliminare la scadenza per chi ha ricevuto il booster. In vista anche una semplificazione delle regole per le quarantene scolastiche.

Nuove regole covid: le richieste delle Regioni su green pass, Dad e colori

Le regole dall'1 febbraio

Intanto tra pochi giorni, l’1 febbraio, aumenterà il numero di luoghi a cui si potrà avere accesso avendo in tasca o sul proprio smartphone almeno la versione base della certificazione verde. Sarà necessario anche in uffici pubblici, servizi postali, banche e attività commerciali. Nei giorni scorsi è stato firmato un dcpm che stabilisce le (poche) attività dove non è necessario essere in possesso (almeno) della certificazione base. Dal 15 febbraio inoltre, per gli over 50, scatterà l’obbligo di green pass rafforzato (ottenibile solo attraverso vaccinazione o guarigione entro 6 mesi) sul lavoro

Arriva il nuovo vaccino Novavax

Sempre inizio-metà febbraio è previsto l’arrivo in Italia di Novavax, un'altra attesa novità. L'ultimo vaccino contro il Covid autorizzato dalle autorità sanitarie. secondo le indicazioni della commissione tecnico scientifica dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) verrà utilizzato nella somministrazione come ciclo primario di vaccinazione e non come booster, ovvero non per il richiamo successivo. Arriverà così una nuova arma contro il virus, da affiancare ai vaccini a mRNA Pfizer e Moderna, dai quali si differenzia per il meccanismo d’azione, ma non per l’efficacia, che dagli studi disponibili sembra molto alta. 

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