Green pass per viaggi, mi serve per andare all'estero? Ecco le regole Paese per Paese

In Francia e in Grecia serve anche per andare al bar o al ristorante, in Croazia elimina l'isolamento all'arrivo

Controlli in aeroporto

Controlli in aeroporto

La variante Delta frena i viaggi degli italiani. Sono tre milioni, secondo una analisi Coldiretti/Ixè, gli italiani che hanno deciso di rinunciare espressamente alle vacanze estive per paura del contagio. E chi parte, lo fa a luglio e soprattutto agosto e rimanendo in Italia. Pesa l'incertezza dell'andamento dell'epidemia fuori dai confini nazionali: la nuova mappa Ecdc ha colorato di rosso e rosso scuro la Spagna, di giallo e di rosso la Grecia e di giallo buona parte della Francia. 

Tuttavia, per gli irriducibili del viaggio all'estero è importante sapere quali documenti servono per entrare nei diversi Stati europei e quale peso ha il Green pass, Paese per Paese. Partendo da una certezza: per ora il Governo italiano ha deciso di escludere i mezzi di trasporto dalle situazioni in cui è richiesta la certificazione verde, anche se ne parlerà già la settimana prossima. Dunque, in Italia a partire dal 6 agosto il Green pass sarà obbligatorio per tutti gli over 12 per accedere ai bar e ai ristoranti, ma solo al tavolo e al chiuso, e per accedere alle palestre e alle sale cinematografiche e teatrali o ai musei. La certificazione vaccinale servirà anche per gli eventi all'aperto come i concerti o gli eventi sportivi. Vediamo come si comportano gli altri Paesi europei.

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Francia

La Francia di Macron è stata la prima a spingere per un uso esteso del Green pass come lasciapassare per tornare a una vita (semi) normale. Dopo proteste e polemiche, dal 21 luglio è obbligatorio esibire la certificazione verde oppure un tampone negativo per entrare nei cinema, nei musei, negli impianti sportivi, per tutti i maggiori di 12 anni. Da agosto sarà necessario anche per entrare nei bar, nei ristoranti, nei centri commerciali. E ancora, bisognerà esibirlo su treni, bus e aerei.

Ma prima ancora, per poter entrare in Francia dall'Italia (classificata come "Paese verde") è possibile non esibire l'esito di un tampone solo se si è già vaccinati con due dosi (due settimane dopo la seconda dose dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca; oppure quattro settimane dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson; oppure due settimane dopo la prima dose di vaccino  per le persone guarite). I non vaccinati, o parzialmente vaccinati, che abbiano più di 11 anni devono esibire l'esito negativo di un tampone (rapido o molecolare) effettuato meno di 72 ore prima della partenza.

Spagna

Chiunque arrivi in Spagna dall’estero, per via aerea o marittima, indipendentemente dalla regione di provenienza, è sottoposto a un controllo sanitario prima della sua entrata nel Paese: ontrollo della temperatura corporea, controllo documentale e controllo visivo sullo stato del passeggero. Il controllo documentale riguarda il "formulario di salute pubblica", che si scarica dal sito Spain Travel Health e dà un codice Qr da presentare. 

Tuttavia, come per la Francia, le regole per entrare in Spagna dipendono anche dalla classificazione del Paese di provenienza sul piano del rischio sanitario. Per chi viene da Paesi a basso rischio, bastano le regole spiegate più sopra, mentre per chi arriva da paesi considerati a rischio, i controlli sono più stringenti. L'Italia non è considerata a rischio tranne che per il Lazio, la Sardegna la Sicilia e il Veneto (ma solo fino al primo agosto, la classificazione si aggiorna di settimana in settimana). 

In questo caso avere il Green pass è molto utile, perché occorre dimostrare la vaccinazione completa (dopo 14 giorni dalla seconda dose). Oppure bisogna mostrare un tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti. O ancora, un certificato di guarigione. I documenti non possono essere in spagnolo, devono essere accompagnati da una traduzione ufficiale in spagnolo (o essere in spagnolo, inglese, francese o tedesco).  

Portogallo

Il Portogallo si trova ad affrontare un picco di contagi e il coprifuoco è scattato in diverse città, tra cui la capitale, Lisbona. Qui è vietata la circolazione da e per l'Area Metropolitana di Lisbona nel fine settimana, tra le 15 del venerdì e le 6 del lunedì. Ci si può muovere (gli over 12) solo presentando un tampone molecolare negativo fatto entro le 72 ore precedenti, un tampone rapido nelle 24 ore precedenti oppure, in alternativa, il Green pass. Obbligatorio anche il Plf, Passenger locator form.

Grecia

Molti passeggeri italiani nei giorni scorsi hanno scoperto a proprie spese che per entrare in Grecia(anzi, per partire alla volta della Grecia) occorre compilare (anche i minorenni che abbiano già compiuto 12 anni), entro le 24 del giorno prima, il Passenger locator form. Ma non basta. Occorre presentare il Green pass europeo oppure il certificato di vaccinazione completa da almeno 14 giorni; un tampone molecolare negativo effettuato entro 72 ore prima; un tampone rapido negativo effettuato entro 48 ore prima,; un certificato di guarigione. 

E' poi possibile essere sottoposti anche a tampono rapidi a campione, chi si rifiuta può essere rimandato indietro. Ma non è finita qui, perché a partire dal 16 luglio sarà obbligatorio mostrare il Green pass (oppure certificati vaccinali o gli esitii negativi dei tamponi molecolari o rapidi) per entrare al bar, al ristorante e in tutti i luoghi di intrattenimento al chiuso.

Croazia

Si può entrare in Croazia con il Green pass o con l'esito negativo di un tampone molecolare (72 ore) o rapido (48 ore) o con un certificato di guarigione. Chi non ha nessuno di questi documenti, deve sottoporsi a un tampone all'arrivo nel Paese e poi all'autoisolamento fino all'arrivo del risultato. Se non si effettua nessun tampone, è obbligatorio stare in autoisolamento per dieci giorni. 

Inghilterra

Viaggiare nel Regno Unito per turismo richiede molti giorni a disposizione. Per entrare nel Paese, infatti bisogna presentare un test negativo fatto nei tre giorni precedenti in inglese, francese o spagnolo. Occorre compilare il Travel locator form due giorni prima della partenza. Ma soprattutto occorre osservare un isolamento cautelare di 10 giorni. È possibile ridurre la quarantena a 5 giorni utilizzando l'opzione test-to-release effettuando un test a pagamento il quinto giorno di auto isolamento. Non sostituisce i test obbligatori pre-partenza e quelli successivi all'arrivo, in occasione del secondo e dell'ottavo giorno dei dieci di isolamento. Per quanto riguarda invece il viaggio in direzione opposta, ovvero quello dall'Inghilterra all'Italia, il Governo italiano riconosce la certificazione per la doppia vaccinazione ottenuta nel Regno Unito e rilasciata dall’Nhs, che ora può essere utilizzata al pari del green pass europeo.

Germania

Per entrare in Germania per via aerea, indipendentemente dal Paese da cui si arriva, è obbligatorio presentare il Green pass oppure una documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone antigenico (48 ore) o molecolare (72). Tale obbligo non vale per i bambini sotto i 6 anni. Chi arriva dall'Italia via terra non è nemmeno tenuto a presentare un test negativo.

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