Covid, Bertolaso: "Green pass? Ritirarlo a chi non fa la terza dose del vaccino"

La proposta del coordinatore della campagna anti Covid in Lombardia: "Solo così teniamo sotto controllo il virus"

Guido Bertolaso

Guido Bertolaso

Milano, 4 novembre 2021 - Nell'attesa di conoscere i nuovi dati del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, domani, venerdì 5 novembre, dal bollettino odierno del ministero della Salute sull'andamento del Covid in Italia emerge una crescita dei contagi, che si avvicinano a quota 6mila. Diminuiscono leggermente invece i morti, che sono 59, di cui 15 in Lombardia. Aumenta la pressione ospedaliera sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, ma a ritmi più lenti rispetto a qualche giorno fa. In Italia il trend resta quindi in crescita, come evidenzia anche l'ultimo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe da cui emerge un +16,6% di nuovi casi e un +14,9% dei ricoveri. E, nella mappa dell'Ecdc diminuiscono le regioni in verde del nostro Paese e Liguria, Provincia di Trento, Umbria, Abruzzo e Puglia tornano in giallo.

Covid, il bollettino del 4 novembre in Italia e in Lombardia

Per questo, non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia. E, secondo Guido Bertolaso, coordinatore della campagna anti Covid in Lombardia, intervenuto al convegno ‘Lotta al covid: Italia e Israele a confronto’, organizzato dalla Ambasciata di Israele in Italia e dall’associazione Ricostruire, “i numeri dicono che solo attraverso la vaccinazione teniamo sotto controllo il Covid: la terza dose, infatti, serve a ridurre il Covid a un banale raffreddore". E la proposta: "Ritirare il Green pass a chi non fa la terza dose“. 

"Il primo febbraio 202, quando sono arrivato, Milano era disorientata. Se non hai vissuto in Lombardia e se non hai parlato con i medici di Alzano Lombardo - aggiunge - non si capisce la dimensione del dramma in quel territorio. Quello che è accaduto era prevedibile con la pandemia, una volta scoppiata, ma quello che non doveva accadere era che si lasciasse sola la Regione più grande d'Italia, io sono romano e posso permettermi di dirlo".  "Per recuperare la situazione, quando mi sono messo alla guida della task force per il vaccino anti-Covid, ci siamo messi intorno ad un tavolo: bisognava fare squadra - continua il suo racconto Bertolaso. Il problema è che per buona parte di questa campagna ci siamo messi con carta e penna: 'sapete quante pagine un sanitario deve compilare prima di fare il vaccino al cittadino? 11 pagine'. Ho detto quando ho parlato con le istituzioni nazionali", ricorda il coordinatore del piano vaccini Lombardia.

"Ogni operatore sanitario doveva avere 44 fogli a disposizione per vaccinare una persona, una volta che sono stati disponibili al contempo quattro vaccini. Abbiamo demolito un pezzo di foresta Amazzonica per questo, anzi, anche per questo. E non mi fate parlare della privacy altrimenti rischio qualche denuncia - afferma critico Bertolaso - Anche il Generale Figliuolo, che oggi ha parlato di chiamata attiva, sa benissimo che non possiamo contattare direttamente gli immunocompromessi o i fragili che hanno diritto alla terza dose: non lo possiamo fare. La scienza ci dice che solo vaccinando controlliamo il Covid, non possiamo eradicarlo, ma contenerlo, evitando tanti morti. Con il vaccino riduciamo il Covid magari ad un banale raffreddore o influenza. E anzi dobbiamo dire alle persone che senza terza dose non c'è rinnovo del green pass", conclude Bertolaso.