Green pass obbligatorio: il governo accelera. Ecco quando (e dove) dovremo averlo

La decisione in una riunione della cabina di regia a inizio settimana prossima. Si studia una via "italiana" al provvedimento

Green pass obbligatorio: dibattito aperto sui luoghi dove verrà richiesto

Green pass obbligatorio: dibattito aperto sui luoghi dove verrà richiesto

Green pass obbligatorio: il governo adesso accelera. Mentre monta la preoccupazione per l'aumento dei casi di contagio, "spinto" dalla variante Delta che ha fatto risalire l'indice Rt oltre il valore d'allerta di 1 per la prima volta dopo settimane, l'esecutivo Draghi mette a punto la misura sul "lasciapassare" che consentirà agli italiani di avere accesso, in determinate condizioni, a luoghi chiusi o aperti a rischio assembramento.

A quanto sembra il provvedimento riceverà il via libera attraverso un decreto che verrà discusso, in via definitiva, in una riunione della cabina di regia sul virus in programma martedì. Il dibattito, in realtà, all'interno dell'esecutivo, così come nella maggioranza di governo, è già in corso da qualche giorno, da quando la curva dei contagi ha iniziato a salire in maniera più decisa e ha ricevuto un deciso impulso anche dalla decisione del capo dello Stato francese Emmanuel Macron di rendere obbligatorio quasi ovunque il Green pass, anche per dare una nuova accelerata alla campagna vaccinale.

  1. Quando
  2. Dove
  3. Gli altri

Quando entrerà in vigore

Al momento sono tutte ipotesi perché, lo abbiamo detto, il sigillo finale alla discussione verrà dato nel vertice di martedì (e passerà sicuramente per una valutazione approfondita da parte del ministro della Salute Roberto Speranza e del presidente del consiglio Mario Draghi), ma sui tempi sembra essere già stata trovata un'intesa di massima. Il Green Pass - che si otterrà, come del resto già accade da quando è stato introdotto, dopo aver fatto il vaccino contro il Covid-19, essere guarito dal coronavirus negli ultimi sei mesi oppure essere risultato negativo a un tampone molecolare o antigenico rapido nelle 48 ore precedenti al suo impiego - dovrebbe diventare obbligatorio per entrare in alcuni luoghi al massimo entro la fine di luglio, anche se è probabile che la misura scatti gà dalla fine della prossima settimana.

Dove verrà richiesto

Più ampio e più "tormentato", con posizioni diverse all'interno della larga maggioranza che sostiene il governo guidato dall'ex numero uno della Bce, è il dibattito sui luoghi in cui dovrà essere esibito, nella sua versione digitale o cartacea. I luoghi a rischio assembramento, innanzitutto. Ingresso solo con il Green pass, quindi, negli stadi e negli impianti sportivi, alla ripresa del campionato e delle varie stagioni agonistiche, nella sale concerti e nelle aree riservate agli spettacoli, anche all'aria aperta, così come negli spazi per convegni, fiere o grossi eventi.

Si valuta la situazione di musei, cinema e altri luoghi di cultura. Senza Green pass stop anche ai ricevimenti che seguiranno le cerimonie civili e religiose. Ci sarà una soglia di partecipanti oltre il quale sarà obbligatorio o la "dimensione" dell'evento non sarà discriminatoria, con l'obbligo del lasciapassare esteso a qualsiasi "adunata" a prescindere dal numero di partecipanti? Si vedrà. Anche questo dettaglio è materia di discussione.

Per quanto riguarda i trasporti l'intenzione è quella di imporre il Green pass, in accordo e continuo confronto con le compagnie aeree e le aziende di gestione del servizio, in caso di tragitti a lunga percorrenza su aerei (in questo caso, quindi, per ogni volo), treni e pullman. Via libera, invece, per quanto riguarda il trasporto locale.

Resta sul tavolo la questione ristoranti. La strada tracciata da Macron in Francia è chiara: vuoi uscire a cena o a pranzo? Bene, devi avere il Green pass. Su questo fronte, però, in Italia il nervo è scoperto, con dubbi all'interno di Lega e Movimento 5 Stelle. Draghi cercherà una sintesi fra le posizioni ma, al solito, non si farà problemi ad avocare a sé l'ultima parola. Nel decreto, quindi, potrebbe essere scritto chiaramente la soglia di incidenza complessiva della malattia oltre la quale scatterà l'obbligo di Green Pass anche per i locali pubblici.

Cosa fanno gli altri Stati

In Francia da qualche giorno il Green Pass è obbligatorio per accedere a bar, pub, ristoranti. Dal 21 luglio sarà richiesto anche per musei e cinema, da agosto su treni a lunga percorrenza e aerei. Locali pubblici e alberghi "aperti" solo con il documento verde in Portogallo e Grecia. Niente obbligo in Germania, ma soluzione caldeggiata. Linea dura per l'Irlanda, sul modello di quanto fatto dalla Francia. Meno restrizioni, invece, nei Paesi Bassi, dove però il contagio sta galoppando e quindi potrebbe arrivare presto un ripensamento