Green pass, la folla protesta a Torino: "No alla dittatura, vogliamo la libertà"

Dopo la maxi manifestazione in Francia dello scorso fine settimana, anche in Italia la gente comincia a mobilitarsi: in 2.000 in Piazza Castello

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Torino - Dopo le proteste in Francia contro il Green pass del presidente Macron, ecco le prime mobilitazioni anche in Italia. A poche ore di distanza dall'approvazione del nuovo decreto Covid, si è riempita di persone Piazza Castello a Torino per il "No paura Day", manifestazione lanciata due giorni fa via internet per protestare contro il Green pass e l'obbligo vaccinale.

La manifestazione a Torino
La manifestazione a Torino

"La Digos ha contato 2.000 persone e quindi siamo almeno il doppio", le parole di uno degli speaker della manifestazione pronunciate da un furgone. "Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire essere uomini liberi", ha poi aggiunto mentre la gente scandiva il grido "libertà". "Siamo circondati da disinformazione e censura - ha detto dal palco allestito in piazza Maurizio Giordano, che di professione è avvocato -. Il Green pass è inconcepibile non solo dal punto di vista costituzionale ma anche umano. Stiamo arrivando a passi molto veloci a una dittatura". In piazza, fra gli altri, anche esponenti di Forza Nuova Torino e Italexit. "Il governo vuole l'apartheid - ha affermato Roberto Mossetto, segretario della sezione torinese del partito di Gianluigi Paragone - e i commercianti non saranno complici". Durante l'iniziativa in Piazza Castello si sono levati cori di dissenso quando dal palco è stato fatto il nome del generale Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza. Tra gli speaker c'è il professor Ugo Mattei, docente universitario e candidato a sindaco nel capoluogo piemontese per una lista civica.

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Lo scorso fine settimana quasi 114mila persone sono scese in strada in Francia per protestare contro le nuove misure sanitarie annunciate dal presidente Emmanuel Macron. A Parigi la polizia ha dovuto usare anche i gas lacrimogeni per contenere la folla in piazza. I cortei erano almeno tre: fra i partecipanti esponenti del Front National e dei gilet gialli che paragonano il pass sanitario a uno strumento dittatoriale.