Green Pass, da oggi si parte. Le regole e le contraddizioni

Tutto quello che c'è da sapere prima di fare la valigia e prendere l'aereo

Green pass

Green pass

Green Pass europeo, si parte. Da oggi sarà attiva la certificazione verde covid-19 dell'Ue che renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell'Unione europea e dell'area Schengen. Ma non solo, è raccomandato per concerti, teatri e ristoranti. Ma come richiederlo e come funziona in Italia? Sarà possibile ottenerlo dopo la prima dose del vaccino o sarà necessaria anche la seconda dose? Ecco alcune risposte alle domande più frequenti.

Cos'è

Il green pass nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza. E' una prova digitale attestante che una persona: è stata vaccinata contro la patologia da Covid-19; ha ottenuto un risultato negativo al test; è guarita dalla patologia. Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. In Italia viene emessa soltanto attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute. La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di una firma digitale per garantire l'autenticità del certificato. Ogni organismo autorizzato a rilasciare i certificati (ad esempio un ospedale, un centro di test o un'autorità sanitaria) ha la propria chiave di firma digitale. Tutte le chiavi di firma sono conservate in una banca dati protetta in ciascun paese. 

Cosa attesta

  • aver fatto la vaccinazione anti COVID-19
  • essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore
  • essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi

Come richiederlo

Si deve andare sull'apposito sito del governo. Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno saranno rese disponibili entro il 28 giugno. La piattaforma informatica nazionale dedicata al rilascio delle certificazioni  sarà progressivamente allineata con le nuove vaccinazioni. Per tutte le informazioni è possibile contattare il Numero Verde della App Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. La certificazione verde sarà disponibile per la visualizzazione e la stampa su pc, tablet o smartphone. I cittadini già dai prossimi giorni potranno ricevere notifiche via email o sms. In alternativa alla versione digitale, la certificazione cartacea potrà essere richiesta al proprio medico di base, pediatra o in farmacia utilizzando la propria tessera sanitaria. 

In Italia 

La Certificazione verde COVID-19 può essere richiesta nel nostro Paese per partecipare a eventi pubblici, andare in discoteca e per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da Paesi classificati in "zona rossa" o "zona arancione". Regioni e Province autonome possono prevedere altri utilizzi della Certificazione verde COVID-19. 

In Europa 

Il Regolamento europeo sulla Certificazione verde COVID-19 - EU digital COVID certificate, approvato il 9 giugno 2021 dal Parlamento europeo, prevede che gli Stati dell’Ue non possano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati - come quarantena, autoisolamento o test - a meno che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. La Commissione europea ha creato un gateway per garantire che tutte le firme dei certificati possano essere verificate in tutta l'Ue. I dati personali del titolare del certificato non passeranno attraverso il gateway dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale. La Commissione europea ha inoltre aiutato gli Stati membri a sviluppare software e app nazionali per il rilascio, l'archiviazione e la verifica dei certificati e li ha sostenuti nelle prove necessarie per aderire al gateway. 

La validità

I certificati di vaccinazione saranno rilasciati a una persona vaccinata con qualsiasi vaccino anti Covid-19. Per quanto riguarda la deroga alle restrizioni alla libera circolazione, gli Stati membri dovranno accettare i certificati di vaccinazione per i vaccini che hanno ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio nell'Ue. Gli Stati membri potranno decidere di estendere questa possibilità anche ai viaggiatori dell'Ue che hanno ricevuto un altro vaccino. Spetta agli Stati membri decidere se accettare un certificato di vaccinazione dopo una dose o dopo il completamento dell'intero ciclo di vaccinazione. In Italia si discute dell'ipotesi di una rimodulazione della certificazione dopo la prima dose di vaccino anti Covid a causa della variante Delta, come anticipato nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Viaggi, famiglia e figli minori

Per evitare di separare i nuclei familiari alla frontiera, i minorenni che viaggiano con genitori esentati dall'obbligo di quarantena, per esempio perché sono vaccinati, dovrebbero essere esentati anche loro dalla quarantena. I bambini sotto i 6 anni di età sono esentati anche dai test: quelli dai 6 anni in su, però, dovranno sottoporsi a test, cosa che fa salire il budget dei viaggi transfrontalieri per le famiglie con figli al seguito. 

Freno d'emergenza 

Viene previsto un meccanismo di freno d'emergenza: gli Stati dell'Ue non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati, come quarantena, autoisolamento o test, "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica". Si dovrà tenere conto delle prove scientifiche, "compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)".  Le misure restrittive dovranno essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di appena 24 ore.  

Le adesioni

I funzionari Ue hanno fatto sapere che tutti gli Stati membri (e i sei vicini Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia e Svizzera) sono pronti per partire con il mutuo riconoscimento dei certificati. All'appello manca soltanto l'Irlanda, alle prese con un attacco hacker che ne ha messo ko i circuiti tecnici. E se qualcuno dovesse ancora incontrare difficoltà nel rilasciare i documenti è comunque previsto un periodo di transizione di sei settimane (fino al 12 agosto) durante il quale possono essere presentate altre prove di vaccinazione o test per varcare i confini nazionali. E godersi l'estate.

Il caso Germania

La Germania ha già infranto le regole (quando però non erano ancora in vigore) quando però non erano ancora in vigore, vietando i viaggi dal Portogallo, considerato zona a rischio per la variante Delta, senza preventivamente informare gli altri Stati membri.