Green pass e multe: come funzionano i controlli

Dal 6 agosto è necessaria la Certificazione verde Covid-19 per accedere a numerosi luoghi al chiuso e per alcuni eventi

Green pass per il cinema

Green pass per il cinema

Milano, 3 agosto 2021 - Ci siamo. Da venerdì 6 agosto il Green pass sarà obbligatorio agli over 12 nelle regioni in zona bianca per entrare in alcuni luoghi e per alcuni eventi Si attiveranno così i controlli per verificare il rispetto delle regole e ci saranno multe per chi le infrangerà. 

Green pass: dove e per cosa sarà obbligatorio

I controlli

Chi si occupa dei controlli del Green pass? I controlli per verificare la validità e l'autenticità del green pass saranno effettuati, come stabilito sempre dal decreto, tramite la app "VerificaC19", sviluppata dal ministero della Salute attraverso Sogei. L'esercente attraverso l'app dovrà inquadrare il QR code del cliente: se il green pass è valido comparirà una spunta verde, il nome e cognome della persona e la data di nascita. Il controllo verrà completato verificando con il documento di identità. Questa app sarà quindi in grado di rilevare anche se il green pass non è valido, perché falso, o non ancora attivato, o scaduto, o ancora perché in quel momento non sono ancora passati 15 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino.

Le multe 

A rischiare multe salate sono sia le persone che accedono a luoghi o eventi senza green pass quando è necessario, che i gestori delle attività, che vengono giudicati responsabili. Il decreto del governo prevede infatti che "i titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a verificare che l'accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni". Il decreto prevede multe che vanno da 400 a 1000 euro sia a carico dell'esercente sia del cliente. Inoltre, in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi, "l'esercizio potrebbe essere chiuso da uno a dieci giorni", ha fatto sapere Palazzo Chigi. Le sanzioni sono previste anche per la falsificazione del green pass, sia per i documenti cartacei che per quelli digitali.

A chi viene rilasciato

Il green pass viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il Covid (anche con una sola dose), a chi è guarito dalla malattia nei sei mesi precedenti e a chi ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare o antigenico rapido. La durata della certificazione verde in caso di guarigione è di sei mesi a far data dall'avvenuto "risanamento" dal covid, di nove mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale con la seconda dose. Nel caso dei tamponi, il certificato sarà davvero provvisorio perché avrà una validità di 48 ore dall'esecuzione del test. Il green pass può venire revocato: qualora il Servizio sanitario dovesse comunicare alla piattaforma nazionale la positività al Covid-19 di una persona vaccinata o guarita dal virus, infatti, la piattaforma revocherà il certificato verde.

Per chi non è obbligatorio

Il Green pass non è obbligatorio per i bambini sotto i 12 anni, anche se l'età minima per ottenere il Green pass è 2 anni. Dunque, i bambini dai 2 ai 6 anni possono richiedere il Green Pass senza fare il tampone. Dai 6 ai 12 anni, invece, per ottenerlo serve un  tampone negativo o la certificazione di avvenuta guarigioneIl Green Pass resta un documento facoltativo fino ai 12 anni e non è obbligatorio per accedere ai luoghi al chiuso. Per gli spostamenti internazionali le regole variano a seconda del Paese. Dai 12 ai 17 anni, invece, se non si ha il Green Pass sarà necessario esibire un tampone negativo per accedere a uno qualsiasi dei locali sopra elencati. 

Chi è esente

C'è una categoria di persone che non può mostrare il lasciapassare verde. Ovvero chi, per motivi di salute, pur superando i 12 anni di età, non può ricevere uno dei quattro antidoti attualmente in uso, ovvero Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. Si tratta di persone che potrebbero manifestare pericolose reazioni allergiche in caso di somministrazione del siero. L'anafilassi, effetto collatrale raro ma non impossibile, si può sviluppare a fronte di qualsiasi vaccino, quindi anche nel caso di quelli sviluppati per combattere il coronavirus.  Al momento queste persone sono nel limbo, anche se qualche giorno fa il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha annunciato che si sta lavorando per trovare una soluzione che consenta loro di poter entrare lo stesso nei locali off limits per chi non avrà il green pass, data la loro situazione  Le persone esenti dovrebbero poter contare su una certificazione digitale a loro dedicata (da ottenere, ovviamente, sulla base di una certificazione medica che attesti la loro condizione particolare). Possibile anche che, nell'attesa di uno sviluppo di una tecnologia ad hoc possa essere sufficiente una certificazione firmata dal proprio medico per poter accedere a luoghi, ritrovi ed eventi altrimenti vietati.  Questo, però, non potrà funzionare nel lungo periodo, anche per il rischio falsificazione che riguarda maggiormente i documenti scritti. Da qui l'esigenza di un "lasciapassare digitale" per chi non può ottenere il green pass. Molto probabilmente questa documentazione sarà una sorta d'integrazione al green pass che i vaccinati conseguono scaricandolo dal sito web dedicato, dal fascicolo sanitario digitale, dalle app Immuni e Io oppure ricevendolo dai propri medici e farmacisti di fiducia. L'esenzione da green pass, quindi, con tutta probabilità sarà integrata nel sistema green pass stesso, con un ampliamento delle certificazioni che funzionino da lasciapassare valido per chi non può ricevere il vaccino non perché contrario, ma perché impossibilitato.

Esenzione green pass: chi potrà averla e quando, come sarà, i casi particolari